Aumento di capitale da 15 milioni, minimo sindacale dopo il tracollo dalla A alla C

Un aumento di capitale corposo. La Salernitana prova a parare i colpi durissimi della retrocessione in serie C. Una retrocessione che rischia di avere conseguenze pericolosissime sulla tenuta del club. Per questo motivo, Danilo Iervolino metterà di nuovo mano alla tasca: ufficializzato un aumento di capitale di 15 milioni di euro per ripartire con forza, cercare di non sbagliare la primo colpo. “Voglio ripartire. Subito. Intanto abbiamo adito la giustizia sportiva ed è nostro diritto andare al Tar dove proveremo a difenderci perché riteniamo di avere subito una enorme ingiustizia“, le parole di Iervolino a Il Mattino.

Intanto il club fa scudo e pensa anche al possibile campionato di serie C ma con una modifica importante sul tema. Nei giorni scorsi la società avrebbe aperto le discussioni su una possibile richiesta di trasferimento della squadra granata nel girone B. Lo farebbe per motivi di sicurezza, anche alla luce delle fortissime rivalità di tifo che vedrebbero la Salernitana costretta a fare i conti ogni settimana in una partita nella partita.

Ad ogni modo, contrariamente a narrazioni poetiche degne più di un romanzo di cronaca rosa che di un articolo sportivo (al peggio non c'è mai fine), si tratta di un atto dovuto, il minimo sindacale dopo aver portato la Salernitana dalla A alla C disattendendo quasi tutte le promesse fatte. L'allestimento di una corazzata, con un grande allenatore e non la scommessa di turno a poco prezzo, è l'unico modo per provare quantomeno a rasserenare una piazza che non ha accantonato affatto l'ipotesi contestazione ad oltranza.