Una retrocessione non casuale, anzi purtroppo meritata e che parte da lontano. Individuare una sola causa rispetto a questo disastro sarebbe impossibile, abbiamo provato a sintetizzare tutto con un breve elenco:

-Sabatini e la scelta di non puntare su Inzaghi una volta assodata la retrocessione dalla A: il ds preferì Liverani e spese milioni di ingaggi tra Boateng, Manolas, Weismann, Basic e Gomis. Davvero incredibile che un dirigente di tale esperienza non abbia deciso da subito di blindare un allenatore che è vincente in categoria e che avrebbe fatto di tutto per restare a Salerno.

-Ritardo di programmazione: la Salernitana retrocesse a febbraio del 2024, ma fino a fine giugno pensava solo alla cessione del club, con Sottil che andò via e Petrachi che dovette interrompere trattative già chiuse con calciatori importanti. E proprio Petrachi, che ha quasi totalmente sbagliato mercato in entrata, paga il non aver rassegnato subito le dimissioni quando non gli consentivano di lavorare come avrebbe voluto.

-4 allenatori, due direttori sportivi e progetto triennale basato soltanto su calciatori in prestito, reduci da infortuni gravi o con un anno di contratto
-a gennaio Valentini ha sbagliato completamente mercato, prendendo calciatori come Zuccon, Guasone e Girelli che non si sono mai visti, difendendo Breda fino alla fine e completando l'attacco con Cerri e Raimondo che non hanno segnato per 4 mesi

-Iervolino aveva promesso zona sinistra della classifica in A, centro sportivo, brand internazionale per lo stadio, super settore giovanile, sinallagma con la gente, confronti costanti con la stampa locale, un direttore generale che avesse rapporti con squadre internazionali e campioni come Mertens e Cavani. 

-Chi ha visto Busso e Petrucci? Il presidente si è defilato a novembre dopo l'infelice frase sulla storia della Salernitana, il vice presidente è assente all'Arechi dal 16 marzo 2024. Assordante silenzio in questo mese di ricorsi e polemiche. 
 

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 27 giugno 2025 alle 18:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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