"Retrocedere e sentirmi dire che dovevo andare via fu una grande delusione. A mio avviso era importante per la Salernitana avere un portiere che conoscesse la piazza e che sapesse giocare un minimo coi piedi, però preferirono puntare sui giovani e dovetti cambiare aria. Ciò non toglie che il rapporto con la tifoseria è sempre stato straordinario e ne sono tuttora orgoglioso. Credo nessuno abbia dubbi sulla squadra per la quale tiferò sabato pomeriggio". Inizia così l'intervento a Radio Bussola del doppio ex Daniele Balli che, inevitabilmente, fa un paragone tra passato e presente proiettandosi al futuro: "All'epoca il presidente Aliberti, pensando anche ad un centro sportivo, capì che bisognava porre basi importanti per restare a lungo in A. Ci fossimo salvati, avremmo potuto aprire un ciclo. Sotto questo aspetto vede delle similitudini con l'attuale Salernitana. Dovesse anche andar male, Iervolino ha uno spessore tale da poter garantire una immediata risalita. Arrivasse una salvezza, ci sarebbe un entusiasmo incredibile per allestire una rosa davvero di livello" .

Interessante il giudizio su Sepe: ""In sei mesi, dopo un periodo di inattività, credo abbia trasmesso sicurezza. L'errore si nota sempre, soprattutto quando di ruolo fai il portiere, ma ha accettato Salerno quando la squadra era in apnea e oggi è parte attiva di un gruppo che è artefice del proprio destino ed è a 180 minuti dalla salvezza. Quando giochi partite decisive e hai un portiere all'altezza della situazione è un grosso vantaggio, anche la difesa si sente più protetta e la sua storia dice che può fare al caso della Salernitana anche in futuro. A volte ho letto che non ha aggiunto punti alla classifica, io dico che ha fatto bene e che il rendimento di un numero uno va analizzato a 360° e non solo in base alla modalità delle reti incassate". Sulle insidie della gara di sabato: "La forza dell'Empoli e degli empolesi è quella di essere partiti dal basso mantenendo umiltà ed equilibrio sia nelle gioie, sia nei dolori. Anche se retrocedi, c'è sempre il clima giusto per risalire subito. E' una piazza che vive le cose con professionalità e tranquillità senza drammatizzare se malauguratamente scendi in B. L'ambiente è sereno e allo stesso tempo organizzato, proprio per questo la Salernitana deve tenere alta la guardia altrimenti rischi di essere destabilizzato. Ma loro sanno dove va il mio cuore: la Salernitana ha bisogno di punti, non posso far finta di niente e devo augurare il meglio alla maglia granata. Lì ho vinto un campionato, è nato mio figlio e dico con orgoglio in tutta Italia che è di Salerno. Sabato tiferò per voi...per noi!"

Sezione: News / Data: Gio 12 maggio 2022 alle 20:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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