Una favola con il lieto fine, una storia che meritava di essere raccontata. Grazie alla visibilità garantita da una grande piazza come Salerno, alla convocazione in Nazionale e alle sue superbe prestazioni, Pasquale Mazzocchi è balzato agli onori della cronaca e ha culminato un 2022 sin qui straordinario con l'esordio con la maglia azzurra. Pochi minuti per entrare a vita nella storia della Salernitana e per far commuovere una tifoseria talmente legata ai colori sociali e alla casacca granata da vivere le vicende di ogni singolo calciatore con smisurato trasporto emotivo. Oggi chi ama la Salernitana è animato esclusivamente da sentimenti d'orgoglio e cerca in ogni modo di alimentare entusiasmo per sostenere un progetto di alto spessore, in cui la presenza in azzurro di un proprio tesserato dovrà rappresentare una piacevole abitudine e non una incredibile novità. Proprio per questo sorprende- ma non più di tanto - che qualche personaggio brutto dentro e fuori preferisca riproporre e strumentalizzare post preistorici per accaparrarsi gli ultimi like di una carriera fatta di raccomandazioni e fake news piuttosto che godersi il momento come farebbe qualunque persona dotata di un minimo di intelligenza. Fino a quando è il popolo dei social e ironizzare siamo i primi a divertirci, assumendoci la responsabilità di quello che scriviamo e, soprattutto, mettendoci la faccia. Altri, che pensano di far parte del mondo dell'informazione e pontificano dall'altare facebook, stanno sparando le ultime cartucce mostrando un mix di incompetenza, frustrazione, malafede e memoria corta. Quella che dovrebbe spingere i residui seguaci a chiedere spiegazioni rispetto ad un biennio di favolette e bugie poi coperte con gli attacchi ai più popolari. Ai quali, però, privatamente elemosinavano collaborazioni pregandoli, in una piovosa e fredda mattinata di dicembre, di non infierire rispetto all'ennesima bufala pubblicata. Ma siamo troppo signori per mettere certi screen in pubblica piazza.

Così come è atteggiamento signorile - mi sia consentito- non ostentare pubblicamente il rapporto di stima, rispetto e amicizia che mi lega a Mazzocchi. Compresi messaggi che ci siamo scambiati prima e dopo la sua proficua esperienza in azzurro. Perchè c'è chi ha rapporti diretti con chi fa parte della Salernitana, chi invece finge di sapere e costruisce castelli per aria trincerandosi dietro falsi segreti professionali pur non avendo nulla di...professionale. Altrimenti costoro avrebbero ricordato che in estate, quando tutta la stampa locale e nazionale parlava di imminente trasferimento al Monza, fummo gli unici a dare l'anteprima del rinnovo, della permanenza, della chiamata decisiva di Iervolino. E fummo gli unici, mentre sul web chi oggi lo osanna chiedeva fosse messo ai margini, a pubblicare articoli e editoriali in cui chiedevamo alla piazza di accoglierlo con un applauso nella sfida contro la Roma per non incidere negativamente sul rendimento di uno dei migliori esterni d'Italia. E' chiaro che gli stolti diffondono ad arte gli screen che desiderano, ma Google ha buona memoria e custodisce tutto senza possibilità di imbroglio. A febbraio, dopo il 2-2 interno con il Milan, dicemmo che Mancini lo avrebbe portato presto in Nazionale e che ne era rimasto stregato. A giugno e luglio rimarcammo, inimicandoci mezza Salerno, fosse folle metterlo in discussione. Ad agosto anticipammo che sarebbe rimasto al 120%, con la pioggia di copia e incolla successivi spacciati per esclusive. Di fatto siamo sempre stati sostenitori di Mazzocchi e, in fondo (come riconosciuto anche dal suo entourage) dietro il rendimento eccellente del difensore c'è un 1% di merito da attribuire a chi lo ha sempre incoraggiato, quando sul web lo disegnavano già con la maglia biancorossa e si parlava senza criterio di mal di pancia e volontà di andare via. Chi conosce i fatti li ha narrati nel dettaglio, i 70mila click quotidiani certificano che ci ritengono credibili. Il resto è un teatrino dell'assurdo in cui chi attacca senza avere il coraggio di far nomi e dopo due anni di bufale a ripetizione continua a puntare il dito. Con quali competenze non è dato saperlo. A loro la frustrazione dell'anonimato, a noi la gioia di vedere in azzurro un ragazzo d'oro e un calciatore forte che abbiamo salvaguardato a livello nazionale per il suo bene e per quello della Salernitana. E' il vantaggio di chi ha alle spalle un circuito nazionale e non una pagina facebook.

Sezione: News / Data: Mar 27 settembre 2022 alle 16:00
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
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