Salerno è una realtà decisamente strana e complessa. Ricca di contraddizioni, ma unica per il suo grande senso di appartenenza. Quotidianamente tifosi e cittadini "si scannano per mille cose, prendono picci assurdi ma...sono i più fighi di tutti", per usare una simpatica espressione della compianta collega Marta Naddei. Grazie al Sindaco Festa e al suo atteggiamento del tutto fuori luogo, il popolo sta riscoprendo il valore dell'umiltà. Perchè "tra di noi possiamo anche scannarci, ma guai a chi ci tocca Salerno e la Salernitana". Del resto basta fare un giro su facebook per vedere come, improvvisamente, Minala al 96' sia diventato nuovamente tormentone a tre anni di distanza dall'impresa del Partenio. Bellissimo che ultras, tifoseria organizzata, provincia, giornalisti, istituzioni, salernitani che vivono all'estero o in altre regioni, blogger e autorità di ogni genere si siano strette al fianco della città rivendicando rispetto. Chi ha scritto pagine importantissime di storia meritando il titolo di capitale d'Italia, chi è stata patria di cultura con la scuola medica salernitana, chi ha dato i natali a personalità di altissimo livello, chi ha la miglior tifoseria in assoluto non può certo essere sbeffeggiato gratuitamente da personaggi a caccia di vanagloria e di qualche voto che giocano sull'ingenuità di una mandria di ragazzini brilli che disprezzano Salerno, ma la popolano nel fine settimana.

Rimaniamo, però, sull'unità d'intenti. Quella componente fondamentale per crescere. Il clima "corporativistico" di oggi sia soltanto un punto di partenza e accompagni la nostra squadra del cuore. Vedere un assessore che pubblica la foto della maglia di Minala, un Sindaco che pretende scuse pubbliche, una curva compatta che mostra con fierezza il vessillo del cavalluccio è un qualcosa di emozionante, da brividi. Questa città e questa provincia, quando vogliono, hanno una forza e uno spirito impressionante, "roba da studiare a livello sociologico nelle scuole" per dirla alla Mezzaroma. E serve a poco litigare di continuo tra medesime fazioni se poi, dinanzi ad un attacco esterno, ci ritroviamo compatti sotto la stessa bandiera e per il medesimo scopo. L'amore per la città e per la Salernitana (che ne è parte integrante e fondamentale, diremmo imprescindibile) sia sentimento quotidiano, che si traduca in un atteggiamento costruttivo, positivo e non distruttivo e volto alla divisione. In fondo, come detto, il Sindaco Festa senza volerlo ha fatto un grande favore ai salernitani. Nel frattempo., però, l'unica cosa che rischia di saltare è soltanto la sua poltrona.

Sezione: News / Data: Lun 01 giugno 2020 alle 20:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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