Danilo Iervolino, mente e braccia. La Storia, solo quella, potrà dire se l’uomo di Palma Campania che già da giovane frequentava Salerno verrà ricordato nelle pagine dedicate alla Salernitana unicamente come il cinquantesimo presidente che salvò il club dell’ippocampo da un nuovo fallimento. Di passione per i colori granata in questi primi giorni ne ha mostrata tanta. Ha inoltre (e non guasta) una solida posizione economica frutto delle sue intuizioni legate in particolare all’innovazione nel mondo dell’istruzione. E non c’è dubbio che sia ambizioso. A Salerno, con la Salernitana, si gioca una partita di non poco conto. Poteva risparmiarselo. Ma ha già dimostrato di consultare sempre la bussola, chiarendo che da lui ci si può aspettare tanto tranne che possa gettare danaro dalla finestra. Si descrive come un visionario, a suo agio nella realtà. Punta in alto ossia a realizzare quel che pensa. Senza indietreggiare davanti agli ostacoli, anzi guarda oltre. Rivendicando autonomia d’azione, come quando prende le distanze dalla politica, o di giudizio, affidandosi al nuovo dg Walter Sabatini con la volontà-promessa di non occuparsi di calciatori e allenatori. Iervolino è l’unico che in questi mesi di tempesta granata ha messo mano al portafogli, tra l’altro l’ultimo giorno dell’anno quando di solito dalla finestra si gettano le cose inutili. Decidendo di abbracciare la Salernitana, non rinnegando l’amore per il Napoli, e promettendole fedeltà.

Ma è un imprenditore, investe oggi per raccogliere domani quel che molti ora non vedono. Quindi per lui quale migliore prospettiva se non quella di entrare nel calcio in punta di piedi con la Salernitana per poi ribaltare il sistema ricco di vizi e ombre, poco sociale e social, in crisi più che mai. Fino al vertice del “Governo del pallone” ossia la Lega di A. L’aver puntato su Maurizio Milan quale amministratore delegato della Salernitana va oltre un fatto simbolico perché si tratta della persona che si è occupata dei progetti sportivi per conto del fondo internazionale Cvc Capital Partners detentore dei diritti tv in più Stati. Come è un pilastro l’esperienza diretta dei campionati americani, senza retrocessioni e con multe comminate dagli stessi club responsabili di violenze da parte di tifosi o dirigenti, per il modello sportivo “aperto” che Iervolino intende capitalizzare non solo da patron granata. Per questo chi ha a cuore la Salernitana ha oggi motivi per pensare che quella di Iervolino non sarà una toccata e fuga, mentre deve preoccuparsi di chi allontana forze nuove da dove si decide dello sport più amato dagli italiani. A cominciare da Lotito a cui è succeduto a Salerno, bucando la bolla dell’indifferenza. Danilo Iervolino, mente e braccia.

Sezione: News / Data: Ven 14 gennaio 2022 alle 09:00 / Fonte: La città
Autore: TS Redazione
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