Prima i riferimenti nemmeno tanto indiretti dell'amministratore delegato del Monza Adriano Galliani (che oggi ha vinto anche grazie alla concessione di due rigori molto dubbi), poi l'affondo della Reggiana e del direttore sportivo Tosi che, evidentemente, rinnega un regolamento accettato dalla sua stessa società poco più di un mese fa. La stampa nazionale che ,come sempre, non perde occasione per attaccare la Salernitana di Lotito che, nelle settimane precedenti, aveva assorbito senza reagire le proteste di Chievo, Vicenza e, soprattutto, Ascoli, squadra che all'Arechi ha perso meritatamente e non certo per un rigore reclamato nel finale e che non c'era. "Giù le mani dalla Salernitana" è slogan piuttosto diffuso sul web, anche i tifosi notoriamente più critici e scettici si sono schierati al fianco della squadra chiedendo, anzi, un intervento duro nei confronti di Tosi e di diffamazioni ritenute lesive dell'immagine di un club a cui nessuno ha regalato nulla. La Lega B, oggi accusata di non aver rinviato la gara, è la stessa che due anni fa costrinse la Salernitana a disputare gli spareggi per non retrocedere dopo averne proclamato la salvezza, è la stessa che nulla ha potuto rispetto agli innumerevoli torti arbitrali ed è la stessa che ha assegnato il 3-0 al tavolino per il Verona a Cosenza due campionati fa senza che nessuno si indignasse così. Il signor Tosi dovrebbe ricordare che, pur in presenza di un accordo verbale con la dirigenza avversaria, non si poteva fare nulla se la Lega B non avesse inviato un documento o una comuniczione ufficiale alle società interessate. La presa di posizione netta e avversa ad un rinvio è stata del presidente Balata, non di Lotito, Mezzaroma o Fabiani. Ci sarà spazio al ritorno per vincere anche sul campo e dimostrare che il cavalluccio marino non ha bisogno di regali di alcun genere.

Sezione: News / Data: Sab 31 ottobre 2020 alle 19:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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