Una gran bella soddisfazione per la casa editrice "Saggese Editori" che, pur essendo nata da pochissimo tempo e in un contesto di grossa difficoltà logistica legato al Covid, sta raccogliendo una serie di consensi a livello internazionale che confermano quanto spirito di sacrificio, abnegazione e senso di appartenenza possano consentire a tutti di coltivare i propri sogni. Per di più in una realtà difficile come quella salernitana, laddove spesso invidie e frustrazioni non consentono a ragazzi bravi di emergere e di mostrare tutte le proprie potenzialità. Quando, però, una cosa è fatta bene non si può che restare in silenzio ed applaudire, ancor di più perchè è stato uno scienziato di fama mondiale come Ascierto ad apprezzare l'iniziativa di Saggese. Come noto, infatti, è stato pubblicato da poco tempo il libro "Rombo di tuono cilentano" dedicato alla storia di Antonio Esposito, calciatore che ha scritto pagine importanti della storia della Salernitana e che è prematuramente scomparso a causa di una patologia oncologica. La famiglia ha voluto fortemente che si raccontasse la sua vita in un'opera curata dal giornalista Alfonso Pierro che, in una nota, scrive quanto segue:

"Antonio Esposito: “Rombo di Tuono Cilentano” è il libro che, oltre a raccontare a storia di un uomo semplice che ha fatto del calcio il suo punto di forza nella vita, è anche la volontà della famiglia di esaudire un desiderio del papà morto per un cancro.Antonio Esposito ha desiderato, fortemente, di voler pubblicare la sua storia per cercare di donare per la ricerca. Questo suo sogno si è avverato e ora, a pochi mesi dall’uscita del libro il Pascale di Napoli ha ricevuto un primo bonifico di mille e cinquecento euro.La notizia non è passata inosservata neppure al luminare Paolo Antonio Ascierto che, ricevuta una copia da Omar Domingo Manganelli, in cura presso la struttura napoletana, ha voluto pubblicamente lodare e ringraziare chi, con amore, si dedica ad aiutare il prossimo attraverso queste lodevoli iniziative.“Rombo di Tuono Cilentano” è il segnale di coraggio di voglia di emergere e di superare gli ostacoli che la vita ci presenta e ci indica la strada dell’altruismo perché l’idea di Antonio Esposito era quella di poter alleviare in qualche modo il dolore di chi, come lui, attraversa il problema di un cancro.Antonio Esposito, dunque, si è distinto sui campi di calcio come nella vita e, anche dopo la sua dipartita, ha voluto far parlare di se e della sua nobile anima. Leggere la sua storia servirà a dare speranza a tutti coloro che lottano con coraggio". 

Sezione: News / Data: Mer 11 novembre 2020 alle 18:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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