Due anni disastrosi, una doppia retrocessione da record negativo e una piazza depressa e arrabbiata per una serie di promesse non mantenute e di scelte sbagliate e reiterate. Ci sarà molto da lavorare per la nuova Salernitana per provare a ricucire un rapporto incrinato tra la società e i tifosi, scottati anche per una serie di comportamenti poco consoni da parte di alcuni calciatori.

La squadra infatti, a parte qualche eccezione, non ha mostrato unione, voglia e attaccamento alla maglia e questo ha fatto infuriare ancora di più i tifosi. Ora non servono più i proclami, non servono le parole ma i fatti, bisogna costruire una squadra che abbia un'identità precisa, con giocatori che non vedano Salerno come una tappa di passaggio o una scelta di ripiego.

Fa bene quindi Faggiano a mollare la presa su calciatori che tentennano o antepongono la questione economica a quella tecnica. E fa bene anche a chiedere a gran voce unione, compattezza, fiducia e positività, alla vigilia della partenza del ritiro e dell'inizio della nuova stagione. È la compattezza e l'unità di intenti che spesso fanno la differenza, probabilmente anche più della forza tecnica di una squadra, basti pensare alla vittoria del campionato di B nel 2021, arrivata avendo la meglio su squadre sulla carta più forti. 

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 12 luglio 2025 alle 20:00
Autore: Lorenzo Portanova
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