La differenza col Catania, al netto del vantaggio di un punto in classifica e del buon primo tempo disputato, è molto più evidente di quanto non dica la graduatoria. Casasola-Donnarumma sono esterni che in B hanno fatto la differenza nel recente passato, Di Tacchio e Aloi hanno tutto per formare un centrocampo di qualità e quantità, Cicerelli è un numero 10 vero (e l'eurogol su punizione testimonia il suo status di insostituibile), Forte sta tornando a segnare con una certa continuità e il terzetto Di Gennaro-Celli-Ierardi non ha fatto toccar palla a un Ferrari da 4,5 in pagella e al grande ex Inglese fischiato per 100 minuti dal Massimino e costantemente anticipato dal diretto marcatore.

La Salernitana invece, aveva in panchina un Primavera del Sassuolo, tre calciatori cresciuti nel vivaio granata, un Liguori fermo da un mese e mezzo e poco altro, soprattutto in termini numerici. Dall'altra parte, invece, erano fuori Rolfini, Jimenez, D'Ausilio e Stoppa oltre a Caturano che ha segnato una marea di gol nelle ultime stagioni e che è uno dei tanti elementi accostati ai campani in estate e che poi si è accasato altrove. Insomma, sin qui Raffaele e il suo gruppo sono andati ben oltre le effettive potenzialità della rosa, vincendo 7 partite su 10 e conquistando la bellezza di 22 punti. 
 

Sezione: News / Data: Lun 20 ottobre 2025 alle 16:30 / Fonte: Luca Esposito per TMW
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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