Dopo la retrocessione la Salernitana e il direttore sportivo Faggiano hanno rivoluzionato totalmente la rosa, non riconfermando nessuno della vecchia guardia. La squadra è ripartita con un nuovo progetto, nuovo staff e un organico totalmente rinnovato. Uno dei nodi centrali dopo la chiusura del mercato è stato quello relativo al centrocampo.

Il dato più significativo lo fornisce proprio il numero di calciatori a disposizione: non contando i giovani Iervolino e Di Vico, sono cinque, di cui uno (Knezovic) alla prima esperienza tra i professionisti. Avere soltanto cinque elementi da ruotare in mezzo al campo appare poco rassicurante, soprattutto in un campionato lungo e impegnativo come quello della Serie C. La situazione si è quindi complicata dopo l'infortunio di De Boer, tanto da costringere mister Raffaele ad adattare Quirini o Villa all'inizio (con risultati scadenti) e poi a cambiare modulo, passando dal 3-5-2 al 3-4-1-2.

La mancanza di alternative potrebbe portare a stanchezza nei giocatori chiave e a ridurre le varianti tattiche. Il fatto di aver lasciato liberi due slot induce ad una riflessione. La Salernitana ha costruito una buona squadra, in grado di competere con le altre big per il primo posto ma rischia di andare in affanno se non verranno inseriti ulteriori centrocampisti o non si riuscirà a ottenere una risposta da chi è in rosa (Varone su tutti). Il rischio è che il gioco perda fluidità e che la squadra si ritrovi a stare sempre in emergenza nel reparto nevralgico (mentre De Boer può rientrare tra qualche settimana si rischia di perdere Capomaggio, in odore di diffida). Un avvertimento che la dirigenza e lo staff tecnico non possono ignorare.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 20 ottobre 2025 alle 16:00
Autore: Lorenzo Portanova
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