In altri tempi, senza questa maledetta pandemia e con un Governo più chiaro e organizzato, staremmo già parlando di caccia agli abbonamenti. Salerno, del resto, nella sua ultima apparizione in massima serie seppe garantire uno zoccolo duro di quasi 28000 persone, numeri di grandissimo prestigio che spinsero Telepiù a premiare la torcida granata come la migliore di quel campionato. Certamente anche quest'anno la risposta del pubblico sarà importante, sebbene qualche club organizzato abbia già annunciato diserzione fino a quando la società non sarà venduta. Ad ogni odo ci si interroga sulla possibilità o meno di acquistare il carnet e garantirsi la presenza sugli spalti per tutto l'arco della stagione. Ebbene, la dirigenza ha già effettuato una prima riunione operativa presso la sede di via Scavate Case Rosse prendendo una decisione obiettivamente condivisibile: se ci sarà la possibilità di sfruttare appena il 25% della capienza, non sarà lanciata la campagna abbonamenti. "Non avrebbe senso, ci sarebbero 6-7mila posti a disposizione e non sarebbe giusto riservarli alle stesse persone. Noi vorremmo un Arechi pieno, ovviamente, ma non dipende da noi" ha dichiarato il direttore sportivo Angelo Fabiani, ma anche il mondo ultras sembra orientato a restare a casa in nome di quella regola non scritta del "tutti o nessuno" attuata anche in Salernitana-Ascoli, ultima e unica partita dello scorso campionato con una minima rappresentanza sulle gradinate. Va anche detto che il calcio spezzatino e la paura di nuove chiusure spingerebbero chiunque a preferire il biglietto domenicale al voucher, senza dimenticare che i vecchi abbonati sperano di essere presi in considerazione e di poter ricevere sconti ed agevolazioni anche in segno di gratitudine per aver sempre creduto nella squadra a scatola chiusa, a prescindere da categorie e calciomercato. Entro fine agosto, comunque, i lavori allo stadio dovrebbero terminare e si potrebbe tornare all'originaria capienza di 37500 spettatori.

In quel caso lo zoccolo duro aumenterebbe sensibilmente e si creerebbe un clima diverso attorno ai calciatori. Quanto ai prezzi dei biglietti, potrebbero variare in relazione all'avversario di turno ma anche su quest'aspetto sono in corso valutazioni che non possono prescindere dalle indicazioni del CTS e del Governo, sollecitato dal presidente della FIGC Gabriele Gravina, ma in generale da tutte le istituzioni che lavorano nel mondo dello sport. Un mondo che, economicamente ed emotivamente, si sta trascinando da due anni senza la sua componente principale. Almeno ai vaccinati con doppia dose si consenta di condurre una vita quanto più normale possibile e di godersi lo spettacolo del calcio. Senza dimenticare l'idea rilanciata proprio dalla Salernitana e che, in Spagna, ha avuto già discreto successo: obbligare ogni tifoso a sottoporsi ad un test rapido entro le 48 ore che precedono la gara. Un costo in più, certo, ma il Covid ha stravolto tutto e bisogna adeguarsi.

Sezione: News / Data: Lun 12 luglio 2021 alle 20:00
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
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