Catania impegnato sul difficile campo di Potenza. Cosenza in trasferta a Trapani, mentre il Benevento ospiterà un Giugliano reduce da quattro ko consecutivi, ma che è guidato da un Capuano che riesce sempre a tirar fuori il massimo dalle sue squadre soprattutto in gare apparentemente impossibili. Sulla carta, dunque, potrebbe essere un turno pro Salernitana, quantomeno per non perdere troppo terreno dalla capolista e per chiudere la prima parte di stagione con un buon bottino in classifica.

Contro un Picerno fanalino di coda, in emergenza e che, numeri alla mano, per ora non ha tratto grossi vantaggi dal cambio di guida tecnica (con Bertotto che si gioca molto nelle prossime due gare), i granata non hanno scuse: solo un successo potrà rasserenare un ambiente sfiduciato e che teme di vivere un altro mercato all' insegna del risparmio come accaduto sia in estate, sia a gennaio scorso. Mister Raffaele, al netto delle opportune smentite di rito, resta in discussione e deve blindare la propria posizione.

E molto dipendera dalla capacità di trovare equilibrio tra una fase difensiva ancora lacunosa e un reparto offensivo che si è inceppato inspiegabilmente pur con calciatori in organico che dovrebbero fare la differenza in questa categoria. Se in avanti Inglese e Ferraris sono a secco da mesi e Ferrari e Liguori stanno rendendo ben al di sotto delle aspettative, nel pacchetto arretrato i problemi sono tanti e le soluzioni tattiche proposte dal tecnico non hanno permesso di di migliorare le performance individuali e collettive.

Certo, le statistiche certificano che la Salernitana subisce pochissimi tiri nello specchio della porta, con Donnarumma praticamente inoperoso nelle ultime cinque gare e punito alla prima occasione, con il gol del Potenza in fuorigioco e un rimpallo fortunoso dal quale nasce la rete del Trapani. Tuttavia, tra le big, la Bersagliera è quella con il maggior numero di gol al passivo, dati impietosi se rapportati a quelli di un Catania che tra le mura amiche ha mantenuto sempre la porta inviolata. Certo, la colpa non va attribuita soltanto al mister o ai vari Coppolaro, Matino, Frascatore e Anastasio.

Perchè è evidente che il mancato filtro del centrocampo sia un limite strutturale della rosa, con tanti mediani non velocissimi e poco efficaci in interdizione, eccezion fatta per un generosissimo Tascone. Da qui la scelta di Raffaele di optare, in diverse occasioni, per Villa o Quirini mezzali e Ferraris trequartista. Un modo per ritrovare equilibrio senza rinunciare ad attaccare. A Picerno si potrebbe tornare al 3421, con scelte di formazione praticamente fatte. Dinanzi a Donnarumma spazio a Matino, Golemic e Anastasio, con Villa a sinistra e Longobardi già padrone della corsia di destra. In mediana Capomaggio e Tascone, con Ferraris e Liguori alle spalle di Ferrari. Inglese sembra destinato alla panchina e verrebbe "sacrificato" anche se Raffaele optasse per il 352: in quel caso De Boer in mediana ed esclusione anche per Liguori.

Gli unici due assenti dovrebbero essere Cabianca (rientro previsto a gennaio) e Frascatore, ancora alle prese con qualche problema di natura muscolare. Oltre seicento i tifosi che seguiranno la Bersagliera, quarto sold out su quattro in campo esterno e oltre un migliaio di persone che non sono riuscite a fare il biglietto ieri mattina. Non sono previste ulteriori scorte per presenziare nei settori locali.

Sezione: News / Data: Ven 12 dicembre 2025 alle 12:30 / Fonte: La Città
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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Caporedattore dal 2024
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