il silenzio assordante di Claudio Lotito non sta passando inosservato. Al netto dello sfogo telefonico ripreso dalle telecamere di un giornale nazionale, il patron non parla pubblicamente di Salernitana da mesi. Forse meglio così, visto che spesso le sue parole innescano reazioni incontrollate da parte di una tifoseria che, sul web, auspica un cambio ai vertici dimenticando tuttavia che non ci sono acquirenti. Ad ogni modo sarebbe auspicabile indire una conferenza stampa in cui la proprietà possa spiegare come mai, con potenzialità economiche rilevanti ed esperienza a livello internazionale in vari settori, in una B ormai modesta sia sempre stato fallito l'obiettivo playoff cambiando due allenatori all'anno e con un parco giocatori che prevede tante professionalità a tinte...biancocelesti. Quest'anno la rosa era competitiva e non c'è molto da rimproverarsi, sia chiaro, ma il lustro cadetto di Lotito e Mezzaroma è in totale contrapposizione con il dominio nelle categorie inferiori. Serve una riflessione profonda, che vada oltre i fattori imponderabili e l'elenco di tutto ciò che è stato fatto "quando non c'erano nemmeno i palloni". La stragrande maggioranza della tifoseria sarebbe pronta a disertare anche in caso di riapertura dello stadio e trovare oggi un partito di ottimisti è impresa utopistica. A loro la chance per far ricredere gli scettici, un clima di totale spaccatura e disinteresse del genere non si respirava nemmeno quando si ripartiva dalla terza categoria. 

Sezione: News / Data: Sab 01 agosto 2020 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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