E alla fine si è lasciato andare. Lui che ha lavorato dietro le quinte senza mai fare mezza polemica dopo le critiche ricevute e che ora si gode una salvezza straordinaria arrivata anche grazie alle sue intenzioni. Che professionalmente fosse dirigente valido ormai s'era capito, se alla prima avventura in questa veste si riesce a portare a Salerno dopo una salvezza rocambolesca gente come Candreva, Ochoa, Dia, Piatek, Vilhena creando un parco giocatori di proprietà fatto soprattutto da giovani vuol dire che ci sono meriti e competenze innegabili. Ma ora Salerno sta imparando a conoscere e ad apprezzare Morgan De Sanctis soprattutto dal punto di vista umano. Le sue lacrime mentre ricordava gli angeli granata lo scorso 24 maggio hanno commosso e conquistato tutti. Sincere, cariche d'affetto per le famiglie e di rispetto per la storia della Salernitana. Poi l'abbraccio con Sousa sotto il diluvio al termine della gara con l'Atalanta, l'esultanza in modalità ultras qualche mese fa in occasione del successo in zona Cesarini ottenuto col Verona.  E infine microfono in mano e il grido "Avanti Bersagliera, sei tu la nostra gloria" che ha scatenato il pubblico sancendo definitivamente l'inizio di un rapporto basato anzitutto sulla stima per la persona. Ed è la cosa più importante. Salerno sa riconoscere sempre le doti umane di chi rappresenta il cavalluccio marino e De Sanctis ha saputo far breccia nel cuore di tutti con la sua semplicità e con un'apprezzabile schiettezza. Lui che è arrivato tra lo scetticismo di parte della piazza e che oggi è un intoccabile punto di forza per il presente e per il futuro. Nel video che segue, tratto dalla pagina facebook TuttosullaSalernitana, il momento del lancio dei cori e il boato della Sud. Per vederlo basterà cliccare qui

Sezione: News / Data: Lun 29 maggio 2023 alle 19:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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