Un vecchio adagio dice che "un bel tacer non fu mai scritto". E leggere l'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport dall'arbitro Daniele Doveri è stato un pugno nello stomaco per i tifosi granata che, tuttora, non riescono a digerire quanto accaduto il 22 giugno in un Salernitana-Sampdoria fortemente condizionato dagli errori del fischietto laziale.

Oggi Doveri ha detto quanto segue a livello nazionale: "VAR angelo custode? Assolutamente sì. Perché ci fa andare tutti a casa più sereni. Quello che più conta è sapere, alla fine della gara, che il risultato finale sia rispondente a quel che si è visto e alle decisioni prese in campo. E il VAR, in questo, ha aiutato enormemente". 

Praticamente il contrario di quello che è successo in quella famosa e maledetta sera, con un calcio di rigore solare non fischiato alla Salernitana al 20' e sul risultato di 0-0, un gol annullato a Ferrari per un fallo di mano molto dubbio e involontario e la rete irregolare convalidata ai blucerchiati. Perchè, in quelle circostanze, l'angelo custode è rimasto in silenzio? Ancora una volta, dunque, notiamo una certa contraddizione nel mondo arbitrale tra le dichiarazioni pubbliche e l'operato sul terreno di gioco. 

Su una cosa Doveri ha ragione: quella sera abbiamo perso tutti. Soprattutto chi non è stato all'altezza di un evento sportivo di tale importanza e del quale, a livello nazionale, si è parlato troppo poco. La società di Iervolino ha meritato di retrocedere, ma intanto fischiateci un rigore netto al 20' del primo tempo in uno stadio caldissimo e vediamo come va a finire...

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 06 agosto 2025 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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