La prestazione di ieri lascia in eredità una serie di riflessioni. La Salernitana è indiscutibilmente una buona squadra, con un grande gruppo e un allenatore che ha inculcato una mentalità vincente assieme al direttore sportivo Faggiano. Tuttavia gli errori clamorosi in fase difensiva non la rendono quella corazzata che Iervolino e Milan avrebbero avuto l'obbligo morale di allestire dopo aver portato i granata dalla A alla C a suon di errori sul mercato e promesse non mantenute.

A questa squadra mancano come il pane un difensore centrale rapido e forte e un centrocampista di interdizione. Inoltre, dopo due mesi e mezzo di lavoro, è strano che alcuni calciatori non abbiano ancora una buona condizione fisica, pur ricordando che la Salernitana è partita per il ritiro in modalità cantiere aperto e che molte operazioni in entrata sono rimaste in stand by per diverse settimane a causa del solito diktat presidenziale che imponeva di cedere per abbassare il monte ingaggi. Insomma, quando si giudicano il rendimento della squadra, le scelte del tecnico e l'operato del ds ci si ricordi sempre di un budget tutt'altro che elevato a disposizione e di un'autonomia limitata, al netto delle smentite di rito.

Ad ogni modo la classifica resta buona e la Salernitana si ritrova in vetta a 16 punti assieme al Benevento con 5 vittorie, un pareggio e una sconfitta, in una gara macchiata anche da errori arbitrali che hanno fatto infuriare la tifoseria.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 29 settembre 2025 alle 19:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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