Che buona parte della tifoseria napoletana sia ossessionata da Salerno è cosa nota. Del resto basti vedere quanti giornalisti e opinionisti si dilettano sul web a parlare di Salernitana piuttosto che godersi lo scudetto vinto su gentile concessione di chi puntava ad obiettivi europei ai quali costoro non potranno mai ambire.

Coloro che "non ci pensano" hanno perso ancora una volta occasione per dimostrare il contrario invadendo le pagine social dedicate ai colori granata per le solite ironie sul gol di Dia (possibile che la pillola amara non sia ancora scesa dopo due anni e mezzo?") e una serie di offese che certificano, appunto, una rivalità sentita soprattutto su sponda partenopea. Quelli che davano fuoco alle maglie della Salernitana colorando i wc di granata, tanto per rinfrescare la memoria. 

A Cava fuochi d'artificio, in una provincia di Salerno che può contare anche su numerosi supporters della Bersagliera che, soprattutto con i granata in A, erano spesso presenti all'Arechi con sciarpa e bandiera. Striscioni goliardici a Nocera ed Avellino, non a Castellammare di Stabia. Una pagina dedicata al tifo gialloblu prende le distanze dagli sfottò di chi deve sperare nelle disgrazie altrui per vivere una gioia calcistica ammettendo, con onestà, che "alla Salernitana è stata fatta una porcata, al di là della rivalità non si deve festeggiare rispetto ad una farsa così evidente".

In attesa di capire come possa andare contro la Salernitana chi vive in provincia di Salerno (ma la stragrande maggioranza delle persone è di fede granata, al netto della minoranza rumorosa che riemerge ogni 33 anni), riteniamo che chi ama il calcio non possa provare sentimenti di gioia a cospetto di un qualcosa che, un domani, può capitare a chiunque. La Salernitana presto tornerà dove merita, così come piazze che hanno come massima aspirazione proprio quella di godersi 90 minuti in un vero e grande stadio come l'Arechi.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 23 giugno 2025 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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