E' un Natale finalmente sereno, quello vissuto in casa Salernitana, dove la paura e lo sgomento di un anno fa hanno lasciato il posto alla consapevolezza e all'ambizione. Animi distesi e tante speranze per il futuro, anche se non manca qualche mugugno per un finale di 2022 non proprio esaltante e alcune amichevoli che hanno evidenziato, ancora una volta, qualche lacuna dell'organico granata.

Il Babbo Natale granata, tuttavia, ha già provveduto al primo regalo, e che regalo: mister Nicola si ritrova sotto l'albero un portiere di caratura internazionale come Ochoa. Nonostante la carta d'identità non proprio verdissima, il portierone messicano rappresenta un profilo di assoluto spessore, come dimostrato ancora una volta ai Mondiali in Qatar, nonostante i 37 anni suonati. Un dono inatteso, uno degli ormai proverbiali "conigli dal cilindro" di Morgan De Sanctis, che ci ha già abituati a colpi a sorpresa e ha riportato una ventata d'entusiasmo in città. Accoglienza da divo per l'estremo difensore messicano, che ha già avuto prova del calore del popolo granata, già pronto a vederlo difendere i pali della porta dal prossimo gennaio nel big match contro il Milan. 

Va da sé, però, che l'arrivo di Ochoa deve essere solo l'antipasto di un mercato di gennaio importante ed oculato. Se in estate si è lavorato sulla quantità, con una squadra da ristrutturare in pieno, nella finestra di trasferimenti di gennaio occorre puntare sulla qualità, che in alcuni reparti appare ancora carente. La rosa, come dimostrano i dieci punti di margine sulla zona retrocessione, ha dato prova di solidità e di validità, ma è innegabile che manchi qualcosa in mezzo al campo e sulle corsie esterne, specialmente dopo l'infortunio dell'uomo chiave di questi mesi, quel Pasquale Mazzocchi cui spesso e volentieri si è aggrappata la squadra di Nicola. Il tecnico torinese ha pertanto provveduto a stilare la lista dei "desideri" natalizi, che prevede diversi profili. In mezzo al campo serve almeno un innesto, se non due, considerando l'ennesima ricaduta di Maggiore: assolutamente necessario un giocatore in grado di dare geometrie in mezzo al campo e di dare avvio alla manovra dal basso, e in questo senso Arslan dell'Udinese rappresenterebbe il profilo ideale, e una mezzala di tecnica e inserimento, con la suggestione Zurkowski che fa gola. Sulle corsie laterali si lavora per il ritorno di Zortea, capace di disimpegnarsi sia a destra che sulla corsia mancina, ma resta vivo anche il nome di Salva Ferrer, ai margini dello Spezia. Urge un ritocco anche in difesa, dove Fazio non può reggere un intero campionato, Daniliuc, Lovato e Pirola hanno bisogno del giusto tempo per crescere e Gyomber è oggetto di valutazione da parte della società. Colley, Nuytinck e Ceccherini i nomi caldi, ma non sono da escludere si stia lavorando sotto traccia per altri profili per un reparto, quello difensivo, che è stato fin qui il tallone d'Achille della squadra granata. 

Una letterina piuttosto impegnativa per il Babbo Natale granata, ma il patron Iervolino non si è mai dimostrato sordo ai bisogni della sua Salernitana ed è intenzionato a regalare un altro anno da protagonisti ai suoi tifosi. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 25 dicembre 2022 alle 00:00
Autore: Valerio Vicinanza
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