Intervistato in esclusiva dalla redazione di TuttoSalernitana, l'agente di Massimo Coda Giuseppe Galli ha parlato non solo del futuro del suo assistito- ormai destinato a lasciare Benevento nonostante la proposta di un rinnovo triennale- ma anche della situazione di crisi del calcio italiano. Ecco le sue dichiarazioni:

Che idea si è fatto di questo calcio ai tempi del Coronavirus?

“Sento tante cose in questi giorni, ma è necessario staccarsi dai giornali e dalle tv altrimenti ti viene l’affanno. Con un po’ di buona volontà si possono tante cose, ma non tocca a me trovare le soluzioni. Non sono d’accordo con l’Associazione Italiana Calciatori, a mio avviso i campionati devono finire altrimenti non inizieranno nemmeno quelli del 2020-21”.

Cosa ne pensa del taglio degli stipendi?

“Non mi piace parlare di questa cosa, è sbagliato a monte pensare che i calciatori si lamentino. Quando si è fermato il calcio, e se dico una bugia correggetemi, è passato il messaggio che la salvezza dello sport passasse per il taglio degli stipendi. L’associazione dei procuratori, tuttavia, sottolinea che le società sono in rosso tutti gli anni a prescindere dal Coronavirus. Gli atleti si mettono sempre a disposizione, i presidenti andassero da Gravina chiedendo soldi alla FIFA e alla UEFA che dispongono di tantissimi miliardi. I primi attori sono i giocatori che consentono di intascare tanti soldi a tante persone, ora le associazioni deputate mettano mano alla tasca concretamente. Ci sono giocatori di B che non guadagnano come quelli di A, se si pensa che tutti vivano nell’oro siamo fuori strada: 2-3 stipendi in meno creano problemi a chi ha famiglia o ha un mutuo. Non mi piace fare i conti nelle tasche degli altri, ma basta vedere i calciatori come privilegiati o nemici di un sistema. In tantissimi hanno fatto beneficenza, tagliare gli stipendi non è la soluzione. Gravina deve bussare agli enti che ho citato prima per chiedere soldi, con un sgravio fiscale stabilito dallo Stato. Il calcio è un’azienda che fa incassare tanti soldi, ora bisogna venire incontro ai club”.

Quale sarà il futuro di Coda?

“Massimo è un giocatore del Benevento fino al 30 giugno, anche il Benevento sa che parliamo di un professionista esemplare che, insieme ai suoi compagni, sta facendo un campionato strepitoso. Meglio di così non si poteva immaginare, la società e il presidente hanno fatto un ottimo lavoro e meritano la serie A. E’ sempre stato un titolare, è finito in panchina una volta acquisiti 18-20 punti di vantaggio. Sono valutazioni che si fanno, non significa non ci sia stima reciproca e Tuia ha appena detto che lo considera uno dei più forti della categoria. Si è fatto apprezzare come uomo prima ancora che come attaccante, anche il direttore sportivo Foggia lo ha detto pubblicamente. Coda non ha mai tirato indietro la gamba, non è scontato quando hai un contratto in scadenza. Anche quando non fa gol aiuta i compagni, è un giocatore completo che meriterebbe la A e l’infortunio di Parma ha ostacolato il suo percorso. Ma se segni 15 gol a stagione vuol dire che sei bravo…”

Esclude un ritorno a Salerno?

“La Salernitana ha il suo direttore sportivo che avrà i suoi pensieri. Non l’ho mai sentito in questi anni, mentre ho sentito altre società che sono interessate a Massimo. Col Benevento mi sono incontrato più volte ma non c’è mai stato accordo: la proposta era di un triennale, ma ad oggi Coda è sul mercato ed è un calciatore che ha molte richieste”.

Ipotesi playoff allargati a partire dalla prima fino alla decima: cosa ne pensa?

“Se anche chi è primo deve fare i playoff siamo fuori strada. Farebbero un torto al Benevento, il vantaggio è di 22 punti. Purtroppo questo caos generale renderà scontento qualcuno, a maggior ragione bisogna finire il campionato. Andranno a nozze gli avvocati, ne vedremo delle belle. Capisco la rivalità e l’essere tifosi, ma sono certo che anche i salernitani stanno applaudendo l’impresa e la cavalcata dei giallorossi”.

Sezione: Esclusive TS / Data: Sab 25 aprile 2020 alle 13:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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