Intervistato in esclusiva dalla redazione di TuttoSalernitana, il presidente della Salernitana Marco Mezzaroma ha parlato a 360° della situazione attuale del calcio italiano lasciando intendere che, al netto di quanto dichiarato da società che avrebbero interesse ad annullare tutto per evitare una certa retrocessione, l'orientamento generale è quello di concludere tutto pur con la consapevolezza che gli stadi resteranno desolatamente vuoti anche durante gli spareggi promozione. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni:

Presidente, come andrà a finire? Chi sta retrocedendo vorrebbe annullare tutto per mantenere la categoria e porta acqua al proprio mulino...

“Anzitutto bisogna precisare che ci sono decisioni che non spettano alle singole Leghe, ma ad organi superiori che hanno la facoltà di dare delle indicazioni precise sul da farsi. Non è il momento di fare polemiche, è l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno in questo momento, ma viene da pensare che qualche opinione possa essere dettata dalla contingenza della classifica. La verità è che tutti saremo danneggiati da questa situazione, basti pensare che quasi sicuramente si giocherà sempre a porte chiuse qualora i campionati riprendessero. E’ un danno economico non indifferente in una categoria in cui l’incasso al botteghino ha un ruolo importante. Come Salernitana, tuttavia, auspichiamo si possa riprendere il prima possibile perché le stagioni vanno completate”.

Immaginiamo ci sarà un richiamo di preparazione come accade durante la sosta natalizia...

“Anche in questo caso non è il mondo del calcio che può prendere decisioni sulle date. Ritengo che sia necessario completare la stagione e, proprio per questo, immagino che ogni squadra organizzerà una sorta di mini-ritiro che durerà orientativamente un paio di settimane. E’ necessario per consentire agli atleti di ritrovare una condizione atletica accettabile, a maggior ragione se si scenderà in campo ogni tre giorni. Partiremo tutti sullo stesso livello”.

Ostacolo 30 giugno aggirabile? 

“Il quadro normativo ci deve essere fornito dalle istituzioni superiori soprattutto in ambito sportivo. Noi stiamo affrontando una situazione assolutamente eccezionale e non si può ragionare con i parametri ordinari. Bisogna adeguarsi alla contingenza e alla circostanza, trovando delle soluzioni fuori dalla norma. Posso anche immaginare che si possa andare oltre il termine del 30 giugno, sono cose che leggo quotidianamente anche sui giornali. Sono congetture fattibili, ma non sono le Leghe gli organi preposti. Terminare il campionato con un responso da campo, adottando misure non ordinarie, a mio avviso sarebbe la soluzione preferibile e auspicabile fermo restando che stiamo vivendo un periodo tragico in termine di prezzi  di vite umane. La storia ogni tanto ci mette a cospetto di queste prove durissime, quando tutto sarà riportato alla normalità dobbiamo utilizzare questa esperienza per riequilibrare tutto il sistema rendendolo più sostenibile, con costi più accettabili. Nel dramma c’è anche la possibilità di migliorare tutto e di riflettere”.

E se la stagione finisse qui?

“C’è una scadenza sostanziale che è il 15 aprile, speriamo che la situazione possa migliorare nel più breve tempo possibile e non mi riferisco al calcio ma a cose molto più serie. Per ora sono soltanto ipotesi, sul tavolo della discussione ci sono infiniti ragionamenti. Play off allargati? Inutile dare percentuali, non sono io che decido. Non abbiamo elementi per poter dare una risposta, ci sono 14 giorni a disposizione e non possiamo fare altro che attendere e prendere atto di ciò che accadrà”.

Sezione: Esclusive TS / Data: Ven 03 aprile 2020 alle 12:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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