Credo che non si possa parlare di perplessità, ma di regole precise e di conoscenze. In questo momento penso che stiamo vivendo una fase abbastanza positiva sotto il punto di vista dell’andamento dei contagi, stanno arrivando finalmente notizie confortanti ma questo non vuol dire abbassare la guardia. Ci sono uffici sanitari ed esponenti del Governo che ci daranno le indicazioni a cui il calcio dovrà attenersi”. Così il presidente dell’AIA Marcello Nicchi ai microfoni di TuttoSalernitana. L’ex fischietto toscano prosegue: “Tutti auspichiamo che torni a rotolare il pallone, ma soprattutto che il sistema economico riparta per ogni lavoratore. Non si può scherzare con qualcosa che non conosciamo, è un virus che ha seminato già troppe vittime causando disgrazie in tutto il mondo. Serve una valutazione settimana per settimana, giorno per giorno. Ciò che appare ora può cambiare dopo pochi minuti e il programma a lungo termine è assolutamente impensabile. Occorrerà sempre un conforto dagli ospedali e dalla sanità, tocca a loro darci delle indicazioni. E’ un virus subdolo, che ha richiesto un periodo di riorganizzazione da parte di tutto il Paese che ha vissuto mesi obiettivamente complicatissimi. Le cose stanno prendendo una buona piega e rovinare tutto sarebbe un autogol clamoroso, ma il nostro modo di vivere e  di rapportarsi cambierà in futuro anche quando il Coronavirus sarà sconfitto. Non ci saranno mai certezze al 100%, bisognerà convivere con questa patologia e i rischi vanno calcolati. Viceversa è inutile fare tanti discorsi, nessuno si assumerà una responsabilità così grossa”.

Si chiede a Nicchi come cambia la vita degli arbitri:Mai come ora, se si dovesse tornare a giocare, gli arbitri rappresenteranno un punto di riferimento organizzativo per la Federazione. Se si giocasse Napoli-Salernitana credo che a nessuno interesserebbe la provenienza del direttore di gara. Ci faremo trovare pronti, ma ancora non sappiamo cosa accadrà e se ripartiremo. Il mio auspicio, comunque, è che il virus ci riporterà tutti con i piedi per terra e ci farà capire quanto sia stupido arrabbiarsi per un fallo laterale non concesso o per un’ammonizione di troppo. Che questa esperienza ci faccia apprezzare le piccole cose e ci induca a dare il giusto peso a tutto. Mangiare una pizza o fare una passeggiata sembrava scontato, oggi ci manca tremendamente. Occorre un salto di maturità generale, la vita di tutti cambierà. E’ chiaro che anche gli arbitri meritano di operare in condizioni di totale sicurezza, sono in costante contatto con Pisacreta. Il primo pensiero di tutti, chiaramente, va a chi ha perso familiari e a chi lotta in un letto d’ospedale: la pandemia ci ha travolto, ci sarà tempo per il calcio”.

Nicchi conclude parlando del VAR e della prosecuzione della stagione: “Sono ottimista per natura, ma è un contesto che richiede l’uso del condizionale. Detto questo, per quanto riguarda il VAR è evidente che si può giocare anche senza qualora non ci fossero le condizioni per fornire l’attrezzatura. Si stanno facendo, in A, le opportune valutazioni logistiche. E’ un problema risibile rispetto a tutto il resto. In B ci sarebbe un rinvio, la sperimentazione non è stata conclusa”.

Sezione: Esclusive TS / Data: Dom 03 maggio 2020 alle 13:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
vedi letture
Print