Dopo aver fatto benissimo nel settore giovanile della Juventus e disputato campionati importanti in cadetteria, ha scelto la pista estera per aggiungere una ulteriore esperienza al suo già vasto bagaglio. Non si sarebbe mai aspettato, tuttavia, di ritrovarsi dopo appena tre anni all'estero addirittura in serie D (gioca nel Campodarsego) senza che nessun club puntasse sulle sue indiscutibili qualità. Il suo nome, in passato, è stato accostato alla Salernitana e il calciatore sarebbe ben felice di accettare l'anno prossimo per rimettersi in discussione. La redazione di TuttoSalernitana ha contattato telefonicamente l'attaccante Cristian Pasquato.

Come cambia la vita di un calciatore?

"E' un periodo non semplice, siamo chiusi in casa e purtroppo non abbiamo gli attrezzi che mettono a disposizione i club di serie A. Proviamo ad organizzarci nel migliore dei modi, ma manca il lavoro giornaliero con il pallone che è la cosa più importante. Non possiamo fare diversamente, purtroppo".

Lei conosce bene Ventura. Che opinione ha di questo tecnico?

"Quest'anno la Salernitana sta facendo bene, bisogna essere ottimisti ed è giusto riconoscere i meriti. Dopo stagioni travagliate ora si trova a sette punti dal secondo posto ed è tutto aperto. Ventura? Mi ha insegnato tantissimo anche se ho giocato poco e sono rimasto a Torino per appena sei mesi. Un tecnico preparatissimo, ti spiega a puntino tutto quello che devi fare la domenica e ha una grande capacità di studiare gli avversari. Se in campo attui quanto ti ha detto, la gara si mette subito sul binario giusto e riesci ad abbinare risultato, prestazione e divertimento. Ha sempre fatto grande calcio dappertutto dimostrando il suo valore, l'unica pecca è la parentesi con l'Italia. Sarà pur vero che il suo Torino aveva una qualità immensa e poteva vincere il campionato a mani basse, ma Ventura ha dato un contributo fondamentale".

Cosa ci fa un giocatore così in serie D?

"Aspettavo una telefonata della Salernitana ma purtroppo non è arrivata. Sono stato tre anni all'estero, negli ultimi mesi sono finito fuori rosa e non ho giocato. Non è quello che mi aspettavo, francamente, avevo altri obiettivi nella mia carriera. Chiamate importanti ne ho avute soltanto due, il Trapani e la Reggiana, ma è saltato tutto all'ultimo momento. Era necessario rimettersi in gioco e ricominciare, mi trovo a 500 metri dal campo e ho pensato potesse essere un anno importante a prescindere dalla categoria".

Cosa ne pensa del tandem Djuric-Jallow?

"Djuric lo ricordo bene perchè l'ho affrontato spesso in cadetteria, non è mai stato un attaccante da 20 gol ma sta facendo grandissime cose e gli hanno affiancato una punta complementare come Jallow. Abbinare fisicità e rapidità consente di avere un mix perfetto, ma tutta la squadra e la società stanno disputando un'annata importante. Qualora si riprenda a giocare possono disputare i playoff, i granata potrebbero essere la mina vagante. Io con Djuric? Mi adatterei senza problemi, sono le caratteristiche che a me piacciono. Il suo fisico consente di aprire spazi per la seconda punta per gli esterni".

Sezione: Esclusive TS / Data: Sab 11 aprile 2020 alle 13:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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