Quanto accaduto in questi giorni rappresenta ancora argomento di discussione negli ambienti del tifo granata. E non potrebbe essere altrimenti, visto che ne hanno parlato a livello nazionale e non solo. Col passare delle ore si stanno mettendo a posto i vari pezzi del puzzle e la ricostruzione appare più fluida. E' confermato, ad esempio, che già nell'intervallo di Bergamo ci sia stata la volontà della proprietà di cambiare guida tecnica senza mai mettere in discussione il direttore sportivo Morgan De Sanctis che, al contrario, ha avallato pienamente la scelta contattando altri allenatori. Su tutti Di Francesco e Iachini. Mai Mazzarri. Nelle ore successive ci si è avvicinati alla firma con Semplici, ma alcune persone vicine a Iervolino hanno spinto per un confronto con Nicola utile a capire se ci fossero attriti con la squadra e come mai avesse perso quella grinta che lo aveva contraddistinto e che risultò determinante per il raggiungimento della salvezza. Dopo tre telefonate e con l'allenatore ancora in città (e già allertato il giorno stesso dell'esonero su un possibile ritorno, del resto in caso contrario sarebbe partito in direzione Torino), Iervolino ha preso la sua decisione: riconferma e stop alla trattativa con un tecnico - pare Semplici - che aveva accettato alle condizioni della Salernitana. 

Prima di ufficializzare la cosa, tuttavia, il patron ha voluto parlare a parte della squadra. La qual cosa, per la verità, non è stata gradita dal gruppo escluso che ha chiesto spiegazioni al direttore sportivo anche attraverso i procuratori. Nello spogliatoio, con De Sanctis presente e Iervolino "a distanza", il patron non ha affatto chiesto un consiglio rispetto al ritorno di Nicola (già deciso) ma ha inteso guardare tutti negli occhi lasciando intendere che atteggiamenti rinunciatari ed errori gratuiti sul campo non saranno più tollerati. Guai a "giocare contro l'allenatore": più che i risultati, Iervolino valuterà comportamenti, professionalità e attaccamento alla maglia. Doti che Nicola ha riconosciuto ai suoi ragazzi. Solo in caso di screzi pesanti o segnalazioni gravi ci sarebbe stato un altro dietrofront. Nessuno, tra i presenti, ha detto nulla. Ripetiamo: non solo i più rappresentativi, anche altri che sono apparsi scarichi rispetto all'inizio e che, in campo, non hanno offerto prestazioni all'altezza. La decisione della società è stata accettata, anche perchè c'era la necessità di preparare il derby in un contesto di "normalità". L'analisi dei gol subiti a Bergamo, delle zero ammonizioni e del calo post Roma hanno contraddistinto due ore di summit a muso duro e senza peli sulla lingua, nel corso del quale anche il direttore sportivo ha fatto un passo indietro mostrando la volontà di gettare acqua sul fuoco e di collaborare maggiormente con lo staff tecnico.

Sezione: Esclusive TS / Data: Gio 19 gennaio 2023 alle 20:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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