Il termine ultimo fissato dalla FIGC per risolvere la questione multiproprietà è sempre più vicino. Quale sarà il destino della Salernitana? In attesa di scoprirlo, abbiamo provato a definire la situazione con l’avvocato di diritto sportivo Dario Saggio, titolare della Star Sport Group.

Questione proprietà: mancano quattro giorni alla “deadline”: a che punto siamo?

“Voglio espirmere prima di tutto una mia opinione personale sulla vicenda. Credo che Claudio Lotito sia una persona estremamente intelligente, superare quel termine ultimo sarebbe un immenso dispiacere sia per lui che per tutto l’ambiente Salernitana. Andare oltre il 25 giugno senza un passaggio di consegne comporterebbe l’avvio del procedimento disciplinare e delle conseguenti sanzioni. Il problema attuale non è multiproprietà sì o no, che tra l’altro sarebbe un concetto molto esteso. La questione non è se sono o non sono socio di una società, ma è se ne ho il controllo, anche in maniera diretta. Quello che Lotito vorrebbe, in qualche modo, cercare di salvare – sia la rapa che la fava, per dirla in modo spicciolo – diventa complicato, perché se in qualche modo soggetti diversi fossero  riconducibili alla sua persona, non salverebbe il mondo della Salernitana. Il tempo corre: per quelle che sono le informazioni in mio possesso, prese con le dovute pinze, so che ci sono diversi studi professionali incaricati nel trovare nuovi acquirenti nel minor tempo possibile, per rilevare quantomeno il pacchetto di quote appartenente alla famiglia Lotito. So anche di uno studio di commercialisti romani che si sta adoperando, ovviamente non faccio nomi, ma questa è un’informazione abbastanza certa. Credo che le prossime ore saranno decisive, intendo le prossime 48. È stata una gran bella soddisfazione, la promozione in A, ma Lotito è chiamato a fare una scelta che vedrà la sua famiglia togliere le mani dal timone granata, magari solo per un periodo. Oggi, però, le norme federali impongono ciò”.

Per quanto riguarda l’opzione trust, pare che la FIGC abbia dato l’ok ma con l’imposizione di una serie di paletti. Converrebbe alla Salernitana questo tipo di soluzione?

“Converrebbe per un motivo molto semplice. Sappiamo innanzitutto che la figura del trust non è originaria dell’ordinamento italiano, ma che è stata acquisita da ordinamenti stranieri. Oggi è una sorta di cavallo di battaglia del nostro codice civile, Nel discorso Salernitana penso sia un fattore su cui puntare. Andando alla ricerca di questo fondo trustee, ovvero il soggetto che ne ha il contollo, ci punterei. La Salernitana oggi ha un patrimonio importante, sia societario che al livello di parco giocatori, pieno di contratti considerevoli. In questo modo risolveresti il problema affidandoti ad un soggetto che non sia riconducibile alla famiglia Lotito”.

Intanto però, chi verrebbe ad investire quattrini in una società posseduta per soli sei mesi? Si farebbe enorme fatica sul mercato…

“Questa è oggi una soluzione sfavorevole dal punto di vista economico e del mercato, ma risolve in qualche modo un “affanno” dovuto ad una situazione che deve essere risolta in pochi giorni. Metterebbe fine al problema dell’iscrizione al campionato, oggi secondo me fattore più importante. Darebbe poi la possibilità di trovare una soluzione definitiva, essendo quella del trustee sempre e soltanto provvisoria. Mi rendo conto che ci si aspetta una grossa mole di investimenti, ma oggi vanno risolti ben altri problemi”.

I tifosi sarebbero soddisfatti di questa soluzione? O meglio, vista la situazione, come dovrebbero prenderla?

“Oggi mi piacerebbe essere un tifoso della Salernitana per fare i complimenti alla società, visto gli sforzi compiuti. Al club chiederei solo trasparenza, che tra l’altro c’è sempre stata, e accetterei – seppur a malincuore – una soluzione provvisoria. Il tifoso deve saper gioire ma anche adattarsi. In questo momento, la Serie A è il bene da preservare assolutamente, nel pieno rispetto delle norme”.

Sezione: Esclusive TS / Data: Lun 21 giugno 2021 alle 20:30
Autore: Ferdinando Gagliotti / Twitter: @Ferdinandogagl3
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