Ospite della trasmissione "SeiGranata" in onda ogni martedì su SeiTv, l'ex attaccante della Salernitana Arturo Di Napoli ha rinnovato il suo patto d'amore nei confronti della piazza tornando sul siparietto con il direttore di SportItalia Michele Criscitiello ma anche delle prospettive future di una squadra che gli è rimasta nel cuore:

Ritiro turbolento a Sarnano per la contestazione dei tifosi, mercato che è entrato nel vivo gradualmente. Ti aspettavi questo terzo posto?

"La Salernitana ha un buon organico e calciatori di assoluto valore, amalgamati con uno zoccolo duro di livello. Mi aspettavo un campionato da vertice. Non così, sinceramente. Ma è una squadra compatta che rispecchia perfettamente le idee e il carattere del suo allenatore. Le verticalizzazioni sono fatte bene e consentono a Tutino di mettersi maggiormente in mostra, la condizione atletica mi sembra in crescita e se c'è unità d'intenti si può andare molto lontano. Sarebbe bellissimo vedere la Salernitana in serie A, si risolverebbe anche la querelle tra piazza e società".

La Salernitana di Castori, in cui giocavi nel 2008, era offensiva con una sorta di 4-2-4. Ora anzitutto fase difensiva: come spieghi questa metamorfosi tattica?

"Castori è un appassionato dei dettagli, sa che sono quelli a fare la differenza. Il cambio di modulo è stato effettivamente una sorpresa, quasi mai aveva adottato il 3-5-2 nel periodo in cui era il mio allenatore. Tutta la squadra, però, è stata una sorpresa. Ho visto tutte le partite, vedo calciatori che combattono con grande passione e con un senso d'appartenenza che a Salerno non si vedeva da tempo. Con il suo lavoro stanno mostrando rispetto nei confronti del pubblico. Il mister ha avuto l'intelligenza di adattarsi, al netto dell'esperienza è un mister molto moderno".

C'è chi dice che i calciatori di maggiore qualità trovino poco spazio, sei d'accordo?

"La B è un campionato lungo è pericoloso, la classifica cambia sempre e anche il Lecce è tornato in corsa. Il Monza ha uno squadrone ma fatica, l'Empoli ha un allenatore che sa abbinare gioco e risultati. La Salernitana ha trovato la continuità necessaria e ha il dovere di provarci, Castori se la gioca con tutti i campi e sa benissimo che, alla lunga, tutti avranno spazio e saranno indispensabili. Con lui non esistono titolari e riserve. E proprio per questo il gruppo lo avverte e lo segue alla grande".

Può pesare lo stadio vuoto?

"Mi auguro che la pandemia finisca, anzitutto per la salute di tutti perchè la situazione sta diventando pesante. Secondo me la Salernitana ha tutte le carte in regola per giocarsela fino in fondo, anche grazie ad un allenatore che non guarda in faccia a nessuno. E' chiaro che l'assenza del pubblico, in determinate piazze, può pesare. Ma i calciatori hanno le potenzialità per fare la differenza, la panchina è quella che ti farà vincere le partite. I cinque cambi sono importanti anche sotto questo aspetto".

Quando hai giocato a Salerno ricordiamo un Fabiani acclamato e una società applaudita, oggi ci sono risultati positivi ma parte della critica è spesso troppo severa. Come mai?

"Stiamo parlando di un direttore sportivo che ha ottenuto risultati, sono sotto gli occhi di tutti e anche chi manifesta ostilità non può che riconoscergli questo merito. Se gli chiedi di vincere e gli dai il budget necessario rappresenta una garanzia, nessuno può negare che abbia competenza e anche spalle larghe per sopportare le critiche e le pressioni dell'ambiente. So che la piazza ha contestato molto in questi mesi, ma la società è solida e ha fatto un percorso importante. Non abbiamo più il rapporto di un tempo, l'ho detto già in altre occasioni, ma un conto è il legame personale e un altro un giudizio sul suo operato. E non può che essere positivo, c'è una classifica che parla chiaro".

Spopola sul web il tuo video con Criscitiello...

"Michele è davvero un amico. Ha tentato di farmi uno scherzetto, ma non ci è riuscito. Parlo con il cuore in mano: Salerno non me la deve toccare nessuno. Mi ha trasmesso un affetto impressionante, in momenti anche non semplici. Il mio amore per la Salernitana è sincero, il legame con la piazza si è consolidato nel tempo e sono molto orgoglioso di questo".

Come finisce il campionato?

"Impossibile fare un pronostico, ma la Salernitana ha il dovere e il diritto di provarci. Siamo oltre il giro di boa, se sei lì attaccato alla zona promozione diretta vuol dire che hai dei valori. Spero che apriranno gli stadi, se i playoff si fanno all'Arechi sarà un problema per tutti. Ci sarò anche io per tifare Salerno".

Sezione: Esclusive TS / Data: Mer 10 marzo 2021 alle 16:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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