La Serie B entra nel vivo: la vetta della classifica è affollata, ci sono sei squadre accorpate in altrettanti punti e altre quindici giornate tutte da vivere. Uno scenario ampiamente previsto ad inizio stagione, vista l’incertezza con la quale si sarebbe andati avanti. Dunque, per avvicinarci nel modo giusto alla sfida di sabato tra Ascoli e Salernitana, abbiamo ascoltato le parole di Federico Zanon, caporedattore di Calciomercato.com, grande conoscitore del campionato cadetto.

In pochi si aspettavano un inizio così forte della Salernitana: nella tua ideale griglia di partenza di questa Serie B, più o meno dove l’avresti collocata?

“Me la aspettavo fino ad un certo punto. È vero che ci sono squadre favorite, come l’Empoli e il Monza, ma credo che la Salernitana la differenza l’abbia fatta con la scelta dell’allenatore. Castori è un allenatore che in passato è stato abituato a lottare per la salvezza, ma il suo palmares vanta anche promozioni. Il suo è un calcio molto ordinato, la Salernitana aveva proprio bisogno di un allenatore dalle idee chiare, pragmatico. Fin qui si è visto proprio questo: la Salernitana è una squadra che sa cosa fare, ha idee, poi capita che a decidere l’esito di una partita sia un episodio come il rigore fallito da Tutino. I granata, però, hanno trovato in quest’ultimo il proprio attaccante di categoria”.

Quattro punti nelle ultime quattro partite: giusto definire questa striscia di risultati una “mezza crisi”?

“Mezza crisi no, però è chiaro che quando ti ritrovi a lottare a lungo per certe posizioni e ti imbatti in un periodo ‘negativo’ come questo, viene naturale pronunciare la parola crisi. Analizzando le partite è chiaro che siano stati degli episodi a condizionarne gli esiti. La Salernitana ha pareggiato in quel modo col Pisa, una squadra da non sottovalutare con un ottimo allenatore. C’è da considerare anche il fatto che si gioca praticamente sempre. Se i granata dovessero carburare nuovamente, sono sicuro che riuscirebbero a lottare fino alla fine per una posizione importante”.

Gli innesti del mercato invernale sono sufficienti per alimentare la speranza promozione?

“Conosciamo la liaison della Salernitana con la Lazio, è arrivato Durmisi che è un buon giocatore per la B. Al Betis ha fatto molto bene, poi con i biancocelesti ha deluso ma resta un elemento valido. Penso che la società abbia regalato buone alternative all’allenatore, ma ripeto: tutto ruota attorno a Fabrizio Castori e a Gennaro Tutino”.

Qual è il punto debole per eccellenza di questa squadra?

“Penso che manchi un po’ di qualità in mezzo al campo. I granata hanno diversi giocatori buoni, da capitan Di Tacchio a Coulibaly che è arrivato a gennaio, ma in quella zona di campo peccano di qualità. È vero poi che Giannetti non giocava, ma io un giocatore come lui lo avrei tenuto”.

In vetta ci sono tante squadre raccolte in pochi punti: ti aspetti che una di queste possa prendere il largo da un momento all’altro? E se sì, quale?

“Dico l’Empoli, credo che alla fine possa allungare su tutte. Ha uno dei migliori allenatori del panorama italiano, così come Italiano e Zanetti. La storia insegna che l’Empoli difficilmente sbaglia, può avere alti e bassi ma dietro c’è un grande lavoro di pianificazione. Il Monza è un punto di domanda, ha la rosa più forte di tutte ma possiede anche giocatori ‘ingombranti’. È una squadra molto forte, ma Brocchi sta soffrendo la pressione: con una corazzata così, il campionato dovresti stravincerlo. Le altre sono un terno al lotto: guarda il Frosinone, l’anno scorso ha fatto malissimo ma è riuscito a raggiungere la finale dei play off. C’è anche il Cittadella, una squadra molto pragmatica. Occhio al Venezia e al ritorno del Pisa. Questa Serie B è un campionato fantastico, ma la mia favorita è l’Empoli”.

Sezione: Esclusive TS / Data: Ven 19 febbraio 2021 alle 21:30
Autore: Ferdinando Gagliotti / Twitter: @Ferdinandogagl3
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