L'allenatore del Verona Marco Baroni è intervenuto in conferenza stampa per commentare la vittoria sulla Salernitana che ha dato la salvezza agli scaligeri.

Da dove partire nell'analisi della stagione?
"Stasera possiamo festeggiare. Devo fare i complimenti al direttore sportivo, ai calciatori, a tutti i tifosi che hanno spinto sempre facendoci capire quanto ci tenessero al raggiungimento dell'obiettivo. Credo che tutti avete visto quante cose sono capitate durante la stagione, ora non avrebbe senso tornare sul passato .Ho avuto la fortuna di avere un gruppo che mi ha seguito, che ha creduto nel mio credo e nel lavoro quotidiano. Se guardiamo quanto accaduto nel girone di ritorno, saremmo decimi con due punti in più rispetto alla Fiorentina e alla Juventus. Non posso che ribadire i miei complimenti a tutti".

Quando ha capito che vi potevate salvare?
"Ribadisco che è necessario fare dei grandi ringraziamenti. A partire dal direttore sportivo Sogliano. A gennaio sono successe tante cose, abbiamo preso un remo per uno e abbiamo deciso di portare all'interno della squadra dei valori importanti. Ci abbiamo sempre creduto, è stato fatto un grande lavoro e abbiamo costruito mattoncino su mattoncino. Aggiungo: giocando anche un certo tipo di calcio. A me il Verona era piaciuto molto anche la settimana scorsa, quando abbiamo perso col Torino".

Quando invece c'è stata la svolta sul piano del gioco?
"Durante la partita con il Genoa mi sono reso conto che bisognava cambiare qualcosa dal punto di vista tattico. Avevo detto ai ragazzi che dal martedì successivo avremmo modificato la strategia di lavoro. Col 4-2-3-1 avremmo potuto maggiormente esaltare le nostre caratteristiche. Anche nella stagione precedente c'erano giocatori bravi a Verona, evidentemente a un certo punto della stagione qualcuno ha percepito che il ciclo fosse finito e ci sono state tutte le modifiche che conoscete. E, a gennaio, abbiamo portato a casa gente che vedesse Verona come un punto d'arrivo, adatta proprio a questo nuovo sistema di gioco".

Si aspettava una Salernitana così arrendevole?
"Quando si analizza la prestazione della squadra, bisogna partire dalla performance dell'avversario. Oggi il Verona avrebbe messo sotto tutti, avevamo preparato benissimo la partita ed ero certo che avremmo fatto un risultato altamente positivo per portare a casa il nostro obiettivo. Se vale il ragionamento della Salernitana arrendevole, si potrebbe dire la stessa cosa del Torino visto che per 70 minuti disputammo una grande gara. Io mi limito a parlare dei miei e devo dire che la prova è stata di spessore assoluto. Vittoria meritata e salvezza incredibile".

Si sente un allenatore sottovalutato?
"Non devo esporre me stesso, ma devo andare alla ricerca del risultato. Mi piacerebbe esporre le stesse idee anche con più qualità. Sono ambizioso. Tantissimo. Altrimenti non sarei qui a fare un lavoro che ti trita. Se la mattina non ti alzi pensando di poter imparare qualcosa, appartieni già al passato. E' chiaro che sono voglioso di poter fare meglio di quanto fatto, e in serie A"

Come mai Bonazzoli non ha giocato?
"C'era un piano gara che prevedeva un atteggiamento tattico maggiormente offensivo nella ripresa se non l'avessimo sbloccata nel primo tempo. Abbiamo deciso di optare per 4-2-31- con interpreti ben precisi".

Vi aspettavate un tale rendimento da parte di chi è arrivato a gennaio?
"Se la squadra non ti segue, un allenatore può fare poco. Li abbiamo buttati dentro senza perdere o prendere tempo, per loro era una occasione straordinaria. O mangi la finestra o salti dalla finestra, si dice dalle mie parti. Non c'era tempo, bisognava calarsi subito nel nostro progetto. Hanno messo a nostra disposizione qualità importanti".

Sezione: L'avversario / Data: Lun 20 maggio 2024 alle 21:23
Autore: Lorenzo Portanova
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