Così Aniello Aliberti, ex presidente della Salernitana, sull’acquisto di Rino Gattuso ai tempi della serie A. Oggi il ct della Nazionale si gioca la chance di riportare l’Italia ai Mondiali, e l’ex patron granata tifa per Ringhio. Di seguito alcuni stralci dell’intervista rilasciata al Corriere del Mezzogiorno.

Aliberti ripercorre il suo arrivo in granata. “Un combattente già a 20 anni. Ricordo che giocammo contro la Juventus. Nella sua zona agiva Davids, giocatore olandese, non certo docile e peraltro già con una grande esperienza internazionale. Dopo vari scontri sul campo, al rientro degli spogliatoi nel primo tempo, Gennaro gli disse: “Se non giri a largo da me ti alzo da terra quando ci scontriamo. Ti stendo”. Credo che Davids capì, nonostante insieme all’italiano metteva dentro sempre qualcosa in dialetto calabrese”.

Poi l’arrivo al Milan, una carriera da campione e gli inizi da allenatore. Infine la chance con la Nazionale.

“Furono Galliani e Braida a trattare. Lo seguivano dall’inizio del campionato, tanto è vero che Galliani non fece tanto ostruzionismo sul prezzo al momento dell’acquisto. Eravamo anche retrocessi, chissà forse per colpa loro. Forse fu anche una sorta di compensazione per quello scudetto vinto a Perugia. Ci siamo sentiti spesso dopo che è andato via, per gli auguri durante le festività ma non solo…. Poi per qualche anno ci siamo persi di vista ma il rapporto è sempre stato, ed è rimasto, ottimo. Gattuso è un ragazzo schietto e genuino".

Sezione: News / Data: Mer 08 ottobre 2025 alle 22:30
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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