Quando arrivò a Salerno era un giovane di belle speranze, un calciatore particolarmente stimato dal presidente Claudio Lotito e dal direttore generale della Lazio Igli Tare. La sua prima stagione fu altalenante, non tanto per il rendimento quanto per la scelta dello staff tecnico di accantonarlo in favore di Sestito soprattutto per motivi regolamentari. In C2 fu difeso a spada tratta dalla proprietà quando il ds Mariotto invocava l'arrivo di un portiere più esperto, alla fine fu un grave infortunio a interrompere anzitempo la sua stagione in quel maledetto pomeriggio di Lucca a cospetto del Borgo a Buggiano. Fece di tutto per esserci per le ultimissime partite e fu lui a difendere i pali della porta nella doppia sfida di Supercoppa contro la Pro Patria, quando la tifoseria gli tributò un applauso sincero e carico d'affetto e di riconoscenza. In C1 le cose non andarono benissimo, al punto che a gennaio arrivò Gori e divenne improvvisamente terzo portiere per scelta del trainer Angelo Gregucci, preludio a una separazione consensuale dolorosa. Anthony Iannarilli, però, a Salerno ha fatto la gavetta necessaria per raggiungere certi livelli e non sorprende sia diventato uno dei calciatori più importanti della Ternana. Ieri, ipnotizzando un attaccante esperto come Pavoletti, ha migliorato uno score da record: sono venti i rigori parati in carriera, il primo tra i "grandi" con la maglia del Salerno Calcio in quel di Guidonia contro il Fidene. Avessimo perso quella partita, chissà come sarebbero andate le cose...

Sezione: News / Data: Gio 08 dicembre 2022 alle 15:30
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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