La situazione del Brescia Calcio con il passare delle ore sembrerebbe complicarsi ed evolvere in una direzione assai temuta dalla piazza lombarda. La scadenza per perfezionare i pagamenti relativi agli ultimi emolumenti dei tesserati bresciani è imminente, essendo necessario far partire i relativi bonifici nella giornata di giovedì 5 giugno, maturando la valuta per il successivo 6 giugno, termine ultimo per il suddetto saldo. In mancanza di ciò il Brescia Calcio non potrà iscriversi al prossimo campionato di serie C così rischiando un' esclusione clamorosa dal prossimo torneo di terza serie, dove la penalizzazione ricevuta da tribunale federale l'ha al momento fatta sprofondare. Se questo accadesse sarebbe il preludio al fallimento della società del patron Massimo Cellino e ne sarebbe irrimediabilmente condizionata in negativo la  battaglia legale a colpi di ricorsi tra giustizia sportiva, e soprattutto ordinaria, che il club aveva in mente di ingaggiare. La somma di cui necessiterebbero i lombardi sarebbe pari ad almeno sei milioni di euro, tra spettanze arretrate ai tesserati della stagione 2024/25 e obblighi di prestazione di fideiussione per iscriversi al nuovo torneo.

Le recenti problematiche che hanno avviluppato club prestigiosi di terza serie, tra cui soprattutto il Taranto e la Turris, hanno indotto la FIGC ad irrigidire i parametri economici e le condizioni per perfezionare l' iscrizione in serie C 2025/26.La fideiussione richiesta, ad esempio, è stata raddoppiata da euro 350.000 ad euro 700.000, salvo indici di liquidità ed altri indici virtuosi di solidità finanziaria, parametri purtroppo che non apparterrebbero all'attuale Brescia Calcio. Attenzione, però, ai risvolti delle ultime bollenti 48 ore, che saranno decisive in un senso oppure in un altro: Massimo Cellino starebbe per vendere la società ad una cordata straniera capeggiata dall'ex ds dei biancazzurri Marroccu e dall'imprenditore locale Scuola, già sponsor con la sua azienda DAC.

I contorni della vicenda non sarebbero però chiari e darebbero patemi d'animo alla tifoseria bresciana, dal momento che potrebbe trattarsi sia di un braccio di ferro commerciale tra chi vende e chi acquista per spuntare migliori condizioni, sia di effettive difficoltà a chiudere l' operazione. I problemi potrebbero risiedere nella non ancora pervenuta ufficializzazione della rateizzazione approvata dall'Agenzia delle Entrate, accordo transattivo che permetterebbe di ridurre l'esborso immediato a tre milioni, cifra più abbordabile. Cellino sarebbe chiamato a intervenire mettendo di tasca propria i sei milioni ad oggi occorrenti, così dando un segnale forte agli acquirenti e potendo guadagnare tempo sia per continuare a battagliare legalmente, sia per trattare a migliori condizioni la cessione societaria. Quali i risvolti per la Salernitana in caso di fallimento del club lombardo o in caso di salvataggio riuscito in extremis?

Nel caso di flop alla scadenza del 6 giugno nubi di tempesta si addenserebbero sul Brescia e verrebbe meno la sua battaglia legale contro F.I.G.C. e Lega di B per restare in cadetteria, con la conseguenza che cadrebbe quasi definitivamente la speranza di slittamento o annullamento del play out tra Salernitana e Sampdoria, preludio di una B che vedrebbe 22 squadre ai nastri di partenza, con granata, blucerchiati e biancazzurri salvi. La Salernitana resterebbe sola a battagliare contro una situazione che non vedrebbe, come sarebbe invece più giusto, il Brescia essere la quarta retrocessa , dopo Cosenza, Cittadella e Sampdoria, ma i bresciani retrocessi da terzultimi e i doriani ripescati per i capelli e mandati ad un insperato ed ingiusto play-out contro il club caro al patron Iervolino. Le prossime ore saranno decisive e la Bersagliera è interessata alla finestra.

Sezione: News / Data: Mer 04 giugno 2025 alle 23:30
Autore: Raffaella Sergio
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