Una questione di opportunità. Nient'altro. Dando per certa la chiusura della trattativa, ci sentiamo di dire la nostra rispetto alla questione Liguori che ha fatto parlare non solo Salerno, ma anche le tifoserie di tutt'Italia. La premessa è d'obbligo: non spetta a noi giudicare o condannare, ci sono organi preposti che si pronunceranno in via definitiva nei prossimi mesi e, ad oggi, pur con una sentenza di primo grado già emessa, l'uomo e il professionista sono "liberi" e, dunque, possono accettare proposte e proseguire l'attività lavorativa.

Ci sono però una serie di aspetti da considerare. Anzitutto la presa di posizione di una parte della curva che, con uno striscione durissimo, ha detto no all'arrivo a Salerno di Liguori. Parole tutt'altro che tenere nei confronti dell'ex attaccante del Padova che, attraverso il direttore sportivo Faggiano, ha chiesto di parlare alla gente, di esprimere il proprio pensiero. L'obiettivo? Essere applaudito e fischiato per quanto esprimerà sul rettangolo verde, non per altro. Il ds ha avuto coraggio: ha preso atto del malumore popolare, ma è andato avanti per la propria strada con l'avallo di una società inizialmente scettica almeno quanto gli ultras.

Ma in un ambiente già scottato dalla doppia retrocessione, insofferente, agitato, condannato a non seguire la squadra in trasferta per quattro mesi e che non accetterà altro risultato che la vittoria del campionato era il caso di impelagarsi in una querelle comunque delicata? Non c'erano altri calciatori quantomeno di pari valore da poter mettere sotto contratto, evitando che il nome di Salerno venisse - anche in modo strumentale - accostato a vicende che con lo sport non c'entrano nulla?

E poi non va trascurato l'aspetto psicologico del ragazzo che, all'interno del contratto ha una clausola che prevede la rescissione in caso di ulteriori condanne. Da febbraio in poi, a Padova, ha giocato poco ed ha subito una involuzione dal punto di vista tecnico. E, al 23 luglio, è svincolato pur essendo un attaccante validissimo per la categoria. Siamo sicuri che riuscirà ad allenarsi con serenità e che i fischi di parte dello stadio non altereranno un umore già turbato dalla vicenda?

Noi speriamo che Liguori possa uscirne pulito e che tutte le parti in causa di questa triste vicenda stiano bene. Ai giudici il compito di fare chiarezza. Ma, sul piano tecnico, è una operazione che comporta rischi non indifferenti. Ne vale la pena in un momento di insofferenza totale della piazza?

Sezione: Editoriale / Data: Mer 23 luglio 2025 alle 11:00
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
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