Di seguito quanto scrive il notaio Roberto Orlando sulla propria pagina facebook:

"Ieri sera sono stato ospite della Fondazione Fioravante Polito, con grande passione ed amore diretta dal Presidente e fondatore Davide Polito, che da anni si batte per l'approvazione del passaporto ematico nello sport. In una bella serata, ospiti dell'ottimo padrone di casa Eustachio De Piano, titolare del centro sportivo Olimpia a Nocera Inferiore, ho ricevuto una gratificazione inaspettata, ma proprio per questo, estremamente piacevole.

La Fondazione, da sempre legata ai puri valori dello sport, ha voluto premiarmi per il coraggio e che oggi definirei folle amore per la Salernitana, che mi indusse due anni e mezzo orsono, a presentare nei giorni drammatici del Trust, l'offerta di acquisto della Salernitana, mettendo sul piatto tutto ciò che avevo. Quell'offerta fu la prima ad essere presentata e l'unica, oltre ovviamente a quella di Iervolino che poi se l'aggiudicò.

Quell'offerta fu importante, perché definitivamente allontanò Lotito da Salerno e indusse Iervolino a presentarne una a valori sensibilmente inferiori rispetto a quelli che si voleva far credere fossero minimi inderogabili e da me, pubblicamente smentiti e demoliti in tv e su tutti i media e che si rivelarono un miserabile bluff.

Ma quell'offerta, fu importante perché provenne da un salernitano verace, legato visceralmente alla propria città ed alla squadra che la rappresenta, legato anche da pregressi vincoli familiari presenti fin dalla fondazione della società e che simbolicamente voleva rappresentare la vicinanza morale e fattiva della città e della tifoseria alle sorti della propria squadra.

Quell'offerta peraltro fu in linea con quanto già tentato circa dieci anni prima quando l'assegnazione del titolo sportivo dipese dal Sindaco di Salerno che scelse, secondo me bene in quel contesto storico, Mezzaroma e Lotito ed i fatti hanno poi dato ragione a quella scelta.

Ma più importante di tutto, quell'offerta fu preceduta, accompagnata, seguita da pubbliche dichiarazioni che mai avrei tratto lucro dalla nostra amata Salernitana, che l'avrei data alla pari a chi avesse voluto investire nella squadra, senza voler avere alcun vantaggio, non solo patrimoniale, ma anche di tipo diverso, per così dire, "relazionale".

No, sulla Salernitana, da Salernitano (la S maiuscola è voluta), non avrei mai tratto alcun utile o vantaggio, anzi ci avrei rimesso le spese; il mio desiderio, come quello di tutti i miei concittadini tifosi, era solo quello di continuare a giocare in A, di farci onore, di non doverci vergognare di cose che nulla avevano a che fare con i valori dello sport, della passione, di non mortificare la gioia di quanti piccoli e grandi, avendo masticato amarezze, stavano vivendo il sogno della A.

Insomma era anche una riaffermazione di salernitanità rispetto alla vecchia proprietà che non perdeva occasione per denigrarci e mortificarci solo perché il calcio oggi sfugge alle piene dinamiche di amore e passione dei tifosi verso la squadra della propria città. Ecco sono contento di averlo fatto nonostante i miei mezzi economici fossero assolutamente modesti rispetto a chi c'era prima e a chi è venuto dopo e questa manifestazione di coraggio mi rimane e sono contento che qualcuno se ne sia oggi ricordato!

E ci si ricordi sempre che Salerno ha un'anima, una grande anima e nessuno può mortificarla con dichiarazioni, scelte e comportamenti ridicoli che, in fin dei conti, mortificano solo chi li fa. Soprattutto oggi!"

Sezione: News / Data: Dom 23 giugno 2024 alle 22:30
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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