L'ex direttore sportivo della Salernitana Walter Sabatini ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport in cui parla dei granata e del derby col Napoli: "Io in divano e Napoli-Salernitana in tv? Orgoglioso e frastornato, perché là dentro, nel video, rivedo qualcosa di me, anzi molto, emotivamente. Sarà una giornata impegnativa, per il sottoscritto. Ma mi piacerà, la vivrò con grande piacere. Scrivere a Iervolino? A salvezza raggiunta, ovviamente. Per fargli i complimenti: ha lasciato che venisse ricostruita una squadra di qualità. Evidentemente il ciclo-Nicola si era concluso, a volte fatalmente succede. E De Sanctis è stato bravissimo a scegliere Paulo Sousa. la Salernitana di oggi può battere chiunque, non lascerà che a Napoli il suo ruolo sia quello della comparsa. Chi ha battuto il Sassuolo, che s’è liberato in precedenza di molte grandi, ha la testa libera e sa cosa chiedere a se stesso. Verrò venerdì a presentare il mio libro, respirerò quell’aria che mi manca. Sono stato bene, sono stato amato. In questo momento non sto come vorrei, perché senza il calcio fatico, ma almeno ho tanti ricordi a cui aggrapparmi e quella salvezza appartiene anche a me. Sono riconoscente per la gratitudine e sono fiero di poter osservare questa Napoli-Salernitana sapendo che è piena di belle cose che mi appartengono. Un aggettivo per la stagione dell'una e dell'altra? Irripetibile. A salvezza raggiunta, saranno stati nove mesi straordinari per la Salernitana, che si presenterebbe ad agosto per la terza volta in Serie A. E si porterebbe appresso il lavoro di questo biennio, quello avviato da me ma che appartiene adesso per intero a Morgan De Sanctis. Il futuro gli appartiene. Salernitana fiera di sé? Ben allenata, anche motivata, ha svoltato e ha tracciato un solco. Ha dato stima al parco-giocatori, nel quale non mancano le prospettive e sul quale si può incidere attraverso il progetto su cui un presidente come Iervolino e un manager come De Sanctis sapranno intervenire. In diciotto mesi, più o meno, dal rischio concreto di tornare in Serie B, Salerno scopre di potersi accreditare come una realtà del calcio che verrà. Ci sono le condizioni ambientali perché ciò accada, perché lì c’è il germe della passione. Derby? La Salernitana non andrà al Maradona per essere spettatrice di un evento, deve ancora guadagnarsi la certezza della salvezza. E pareggiando con l’Inter, appena due settimane fa, ha sottolineato di non aver paura di nessuno, di avere un carattere indomabile. È così che ci si guadagna il rispetto".

Sezione: News / Data: Gio 27 aprile 2023 alle 13:30
Autore: Lorenzo Portanova
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