27 anni fa, il 9 marzo 1996 moriva Vincenzo Margiotta, il calciatore più prolifico della storia della Salernitana, protagonista degli anni '40. Classe 1917 di Agropoli, era un attaccante longilineo ma dotato di grande tecnica e di un eccezionale fiuto del gol. Segnava in tutti i modi, in acrobazia e di potenza. Nella stagione 1941/42 passa alla Salernitana di Gipo Viani, dopo aver sostenuto un provino con la Juventus. La nostalgia di casa però lo fece desistere ed allora iniziò la sua carriera con la Bersagliera. Al primo campionato (di Serie B) segnò 25 gol, che però non bastarono per la promozione. Durante la guerra, nel 1944, fu protagonista della vittoria della Coppa della Liberazione, segnando dieci gol. Nel campionato misto A/B del '45 invece realizzò sette gol. La stagione 46/47 è quella della consacrazione, titolo di capocannoniere con 19 gol e storica promozione in serie A per la Salernitana. All'ultima giornata, si giocava la sfida col Palermo con i campani al primo posto e la Ternana ad inseguire ad un punto. La partita fu decisa proprio da una doppietta dell'attaccante salernitano. Nel campionato di massima serie segnò solo tre gol, a causa di problemi fisici che lo tennero a lungo fuori dal campo. A fine stagione fu ceduto all'Arsenaltaranto dove continuò a segnare tanti altri gol. Il "figlio del gol" (così era soprannominato) segnò ben 85 gol tra campionati e coppe varie, detenendo ancora il primato di gol con la maglia della Salernitana.

Sezione: News / Data: Gio 09 marzo 2023 alle 14:30
Autore: Lorenzo Portanova
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