Dieci partite in quaranta giorni (e poi magari anche i playoff). Cinque sostituzioni in ogni gara, come ufficializzato ieri dalla Figc. Temperature tropicali e la sensazione che ci sarà spazio per tutti, ma soprattutto bisogno di tutti. Specie di chi, per un motivo o per un altro, non ha dato il contributo alla causa sperato fino alla sosta forzata. La Salernitana che fra due settimane si appresta a riprendere il discorso campionato si allena al gran completo sotto gli ordini di Ventura, tecnico cui toccherà il compito di ruotare tutti gli effettivi nelle tante partite in programma, dopo un periodo di inattività di tre mesi. Bisognerà attingere alle energie di tutti, non solo dei “senatori” e stacanovisti che nelle idee dell’ex ct della Nazionale erano titolari inamovibili. Ed è così che la necessità si trasforma in opportunità per quei calciatori cui il lockdown ha concesso una nuova occasione. Si parte, inevitabilmente, da Alessio Cerci, 7 presenze e appena 213 minuti di gioco, molti dei quali da subentrato, e con pochi acuti. Il talento di Valmontone, indicato dagli addetti ai lavori come elemento in grado di “svoltare” la stagione della squadra di Lotito e Mezzaroma, spera di ripartire dall’incoraggiante gara del 3 marzo scorso contro il Venezia, quando partì da titolare e disputò oltre un’ora di gioco su livelli sorprendenti, fornendo anche un assist al bacio per la rete del 2-0 siglata da Karo prima di uscire tra gli applausi, gli stessi che virtualmente i tifosi granata sognano di tributargli a partire dal 20 giugno. Paradossalmente la sosta potrebbe aver penalizzato l’attaccante cresciuto nella Roma, che già nel match successivo contro il Perugia pagò dazio, segno chiaramente di una mancanza di continuità che solo il campo gli avrebbe potuto restituire.

Sezione: News / Data: Sab 06 giugno 2020 alle 20:30 / Fonte: La Città
Autore: TS Redazione
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