La stagione che volge al "disio" ha consacrato il centrocampista della Salernitana Lassana Coulibaly, la cui importanza nell'economia del gioco dei granata è certificata dai numeri. Da Davide Nicola a Paulo Sousa, dal finale dello scorso campionato ai giorni nostri, il maliano rappresenta l'insostituibile della mediana campana. L'ex Angers costituisce il classico giocatore di cui avverti il peso quando si esprime bene ma anche e soprattutto quando gioca al di sotto dei suoi standard abituali. Nei momenti bui della crisi di mezza stagione attraversata dagli uomini di Iervolino, il colored salernitano appariva come svuotato di carica agonistica ed energie, vagando molle per il campo e rendendo fragile la fase di interdizione ed il filtro della mediana del cavalluccio marino. Nelle migliori recite, invece, il calciatore di Bamako ha dimostrato alla platea di possedere anche insospettate qualità tecniche e di saper accarezzare il pallone. La rete siglata contro il Monza è una perla di rara bellezza e denota intelligenza calcistica, caratteristiche meno note ai più, che magari superficialmente lo etichettavano come il classico frangiflutti che serve per fare legna e macinare chilometri nella zona nevralgica del terreno di gioco. Coulibaly nella sua esperienza in maglia granata è stato provato anche da regista classico con il compito di dettare i tempi della manovra della squadra, con scarsi risultati non avendo egli nelle sue corde la visione ampia di gioco e del campo che caratterizza detto delicato ruolo. Nella posizione ideale, che sarebbe quella di mezzala in un centrocampo a tre oppure di centrale davanti alla difesa in una mediana a quattro come vertice basso di uno schieramento a rombo, il nazionale del Mali dimostra, però, di abbinare benissimo quantità e qualità, contribuendo sia a dare muscoli e dinamismo alla spina centrale granata, sia a favorire una precisa e rapida circolazione di palla nella fase offensiva. Coulibaly brilla, infatti, per la pulizia e precisione nei passaggi, dove ha al suo attivo una percentuale di successo dell'85%, nonché per la capacità di defilarsi sugli esterni e duettare con i più tecnici trequartisti della Salernitana, Candreva e Kastanos, o con lo stesso Dia. Proprio il legame particolare tra il gigante d'ebano e il bomber senegalese costituisce qualcosa di ben percepibile in campo, dal momento che si interscambiano spesso nel ruolo di assist-men e di incursore per arrivare alla conclusione. Continuando a snocciolare dati statistici dell'ex gladiatore del campionato francese, vediamo come non giunga spessissimo a battere a rete, ma la percentuale realizzativa è a sorpresa di tutto rispetto, raccontando di un goal ogni tre tiri verso la porta. La marcatura realizzata contro il Sassuolo è anch'essa pregevole e denotante lucidità e precisione, rivelate da una conclusione perfetta per tempismo ed angolata in modo da essere imparabile per il frastornato Consigli. Dall'arrivo a Salerno di Sousa Coulibaly ha ritrovato entusiasmo, vigoria fisica e soprattutto continuità di rendimento, grazie ad un tecnico che lo porta ad inserirsi maggiormente nell'area avversaria e che lo spinge a provare la conclusione in prima persona. Il maliano, in rapporto alla rosa del club di Iervolino, può tranquillamente considerarsi, con Candreva e Dia, il terzo top player granata, quello meno reclamizzato ma anche quello che sta vedendo crescere il gruppo di squadre che lo stimano e gli strizzano l'occhio in ottica calciomercato. A Sousa e a De Sanctis, che sono ben consci del suo elevato peso specifico, il compito di trasmettergli ulteriormente la consapevolezza di essere centrale nei progetti futuri della Salernitana, per una crescita che abbia la dimensione europea sullo sfondo.

Sezione: News / Data: Mer 24 maggio 2023 alle 23:30
Autore: Raffaella Sergio
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