Senza mister ma con mezza squadra. O giù di lì... La Salernitana che ripartirà nell’estate gelida dei rapporti tra società e tifoseria, a due settimane dalla partenza per il ritiro in Umbria (ma con la location marchigiana di Sarnano in alternativa), è sicura d’aver un buon patrimonio tecnico già in casa, indipendentemente dall’allenatore che verrà scelto. Sì, perché gente come Djuric, Akpa Akpro e Di Tacchio non si presta a troppe interpretazioni soggettive, nel senso che, per un qualunque trainer che va sedersi su una panchina di serie B, il gradimento è praticamente scontato. E non potrebbe esser altrimenti dopo una stagione (la sua seconda con l’ippocampo, a cui è legato fino al 2022) da 12 gol per l’ariete bosniaco, che s’è tolto di dosso l’etichetta di lottatore generoso ma poco prolifico, appiccicandosene addosso un’altra, d’attaccante che canta, porta la croce e adesso butta pure la palla dentro, di testa o di piede, a seconda dell’occasione. Come Djuric, ha vissuto un eccellente campionato, il migliore da quando è in Italia, anche Akpa: qualità e continuità per il centrocampista franco-ivoriano, finalmente risparmiato dagli infortuni che rischiarono di comprometterne la carriera. È uno con “numeri superiori”, l’ex Tolosa, ed è prevedibile che a breve si (ri)metterà mano al suo contratto, a termine nel giugno 2021, per prolungarlo e “ritoccarlo”. Stessa scadenza pure per Di Tacchio, capitano coraggioso anche nell’ultima parte d’una stagione in cui era stato meno stacanovista della precedente, ma al tramonto della quale, gira e rigira, la Salernitana ha capito di non poter rinunciare alla personalità e al carisma del 30enne di Trani.

Sezione: News / Data: Dom 09 agosto 2020 alle 09:00
Autore: TS Redazione
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