Il direttore sportivo del Foggia Carlo Musa è intervenuto a 'TuttoSalernitana', trasmissione in onda su SeiTv:
"Dopo l’avvicendamento della guida tecnica la squadra ha fatto alcune buone prestazioni. Con Rossi c’è stata una decisione consensuale, con Barilari abbiamo iniziato un nuovo percorso che ci ha portato fiducia e punti. Siamo in lotta ma non abbiamo fatto niente, il cammino è ancora lungo.”

Un peccato non ci siano i tifosi del Foggia allo stadio.
“Dall’inizio dell’anno non abbiamo i nostri tifosi, soprattutto in casa. È una questione particolare che va avanti da tempo tra la tifoseria e la proprietà. È un dispiacere perché avremmo bisogno del loro supporto, visto che abbiamo una squadra molto giovane. Con loro avremmo potuto avere qualche punto in più.”

Sabato si ricorderà Carlo Ricchetti.
“Bellissima iniziativa, nel ricordo di un professionista che ha fatto benissimo in entrambe le squadre. Bello anche il fatto che le maglie siano messe all’asta per la ricerca. A Foggia è stato anche allenatore.”

Come arriva il Foggia a Salerno?
“Arriviamo dopo una vittoria importante col Monopoli. Per noi è stata una settimana corta, dobbiamo essere bravi a ricaricare subito le batterie. Ci aspetta una partita veramente difficile, dovremo fare il nostro per passare un buon Natale e raggiungere una serenità di classifica.”

Foggia che fa belle partite con le grandi. Si fatica forse a mentalizzarsi per la salvezza?
“Potrebbe essere un aspetto che incide sull’ambiente esterno. La nostra stagione è iniziata in ritardo e con scetticismo, anche per il rapporto logorato tra tifosi e presidenza. I ragazzi stanno facendo bene e dispiace che i tifosi non siano con noi. Abbiamo fatto bene con le grandi, tranne col Catania dove eravamo un cantiere aperto e col Crotone. Sappiamo che sabato ci aspetta una gara importante, con una Salernitana agguerrita. Pare che anche a Salerno ci sia un po’ di scetticismo e quindi i calciatori vorranno dimostrare qualcosa.”

Cosa è cambiato con Barilari a livello tattico?
“Sì, il modulo è cambiato: prima si giocava col 3-5-2, ora giochiamo in modo molto diverso. C’è stata anche una presa di coscienza dei calciatori. Quando salta l’allenatore, i giocatori sanno che i prossimi colpevoli sono loro e quindi c’è stato un cambio di passo. Barilari ha toccato le corde giuste, sia a livello tattico che motivazionale. Abbiamo anche avuto qualche episodio favorevole che prima non c’era e quindi sono arrivati risultati importanti.”

Esame importante affrontare la Salernitana?
“Sì, affrontare Salernitana e Catania a cavallo delle festività lo è. Dovremo dimostrare il nostro valore soprattutto a livello di prestazione, più che di risultato.”

Chi vince il campionato?
“Ci sarà un mercato importante, quindi è difficile dirlo. Potrebbero cambiare gli equilibri: il Catania deve sostituire Cicerelli, la Salernitana farà mercato, il Benevento forse no ma approfitterà della sosta per conoscere meglio il nuovo allenatore. Se la vedranno loro.”

Un direttore sportivo valuta anche l’ambiente e il carattere quando prende un giocatore?
“Sì, la componente caratteriale è fondamentale. Le pressioni che ci sono a Salerno non sono quelle della stragrande maggioranza delle altre piazze di Serie C. Bisogna valutare anche l’aspetto emotivo.”

L’obiettivo del Foggia resta la salvezza?
“Dobbiamo ricordarci sempre da dove siamo partiti e le difficoltà che stiamo affrontando. L’obiettivo è salvarci, sarà difficilissimo e ogni domenica è un continuo saliscendi. Speriamo di farcela in modo diretto. Non c’è altra aspettativa. Speriamo di sistemarci col mercato per correggere qualche errore dell’estate.”

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 18 dicembre 2025 alle 21:00
Autore: Lorenzo Portanova
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Caporedattore dal 2023
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