La prima uscita stagionale all'Arechi rischia di essere davvero una sfida per pochissimi intimi. Al netto del lodevole scopo benefico (il trofeo Iervolino serve anche per raccogliere fondi per l'AIL), i tifosi continuano a vivere un periodo di palese distacco emotivo, come certificato anche dalle scarne presenze nel corso del ritiro di Cascia. Lo strappo con la società sembra insanabile e va oltre la doppia, mortificante retrocessione consecutiva. Certo, il repentino passaggio dalla A alla C a suon di record negativi pesa sull'umore di una piazza orgogliosa e passionale come quella granata, ma dietro lo scetticismo non ci sono soltanto i risultati, le sconfitte e i 200 gol subiti in un triennio.

La gente imputa al patron Iervolino le promesse non mantenute ("Saremo l'Atalanta del Sud", "Proveremo a prendere Mertens", "Faremo un grande centro sportivo e un super settore giovanile", "Tra me, la stampa e la tifoseria sarà un sinallagma d'amore, non gestirò la squadra di calcio come un'azienda" e "Stazioneremo nella zona sinistra del campionato di A" alcune delle più celebri), il no al confronto pubblico, i silenzi con i giornalisti locali, un ridimensionamento improvviso rispetto ai programmi sbandierati e la scelta di alcuni dirigenti o allenatori che non si sono rivelati all'altezza del compito.

Se poi aggiungiamo il caso Sampdoria, con la città e la provincia che in buona parte hanno deciso di non seguire "una farsa architettata a tavolino per far salvare i liguri a scapito nostro", allora si può ben capire che domenica prossima, per Salernitana-Reggina, non si andrà oltre un migliaio di presenze, soprattutto per la possibilità di rinnovare lo storico gemellaggio con i supporters amaranto. A breve partirà la campagna abbonamenti e, anche in questo caso, la risposta sarà estremamente fredda.

A breve ultras e tifoseria organizzata decideranno come comportarsi, di certo c'è che l'ipotesi contestazione è stata accantonata: un atteggiamento totalmente diverso rispetto a quello assunto nell'era Lotito-Mezzaroma-Fabiani, la "triade" migliore della storia della Bersagliera capace di riportare Salerno dalla D alla A con bilancio in attivo e parco giocatori milionario.

Sezione: News / Data: Lun 04 agosto 2025 alle 17:30 / Fonte: Luca Esposito per TMW
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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