Sono molte le analogie tra il campionato attuale di serie A che sta disputando la Salernitana e l'ultimo a cui ha partecipato nel lontano 1998/99. Una premessa è d'obbligo, negli anni 90 il massimo campionato era formato da 18 squadre invece che 20 (e quindi si giocavano 4 partite in meno). La partenza è in trasferta con i granata che si ritrovano in vantaggio ma sotto di un uomo e si fanno rimontare subendo tre gol (nel 98 a Roma contro i giallorossi, gol di Song ed espulsione di Luca Fusco). Nelle prime giornate la squadra soffre il salto di categoria ma disputa anche delle buone partite uscendo però dal campo quasi sempre sconfitta (contro il Milan per esempio). Dopo 6 giornate la squadra è ultima in classifica con un solo punto e una differenza reti di -11, stessa cosa della stagione 98/99. Alla settima arriva, in casa, la prima vittoria in campionato per 1-0 con gol siglato nella ripresa da calcio piazzato (Djuric adesso, Giacomo Tedesco allora). Nelle successive tre giornate poi, la Salernitana di Delio Rossi dovette affrontare tre scontri diretti (Sampdoria, Perugia e Venezia) come si appresta a fare anche l'attuale squadra di mister Castori. Anche quella squadra aveva qualche difficoltà ad andare in gol con gli attaccanti ad inizio stagione, il capocannoniere era infatti un centrocampista, Roberto Breda, che segnò due reti come Mamadou Coulibaly. Una squadra, quella di Rossi prima e Oddo poi, che nel girone di ritorno ingranò le marce alte fino a sfiorare una clamorosa salvezza, sfumata per alcune situazioni sfavorevoli. L'epilogo lo ricordiamo tutti, retrocessione per un solo punto. La speranza però è che stavolta il finale sia diverso.

Sezione: News / Data: Mar 05 ottobre 2021 alle 12:00
Autore: Lorenzo Portanova
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