5 partite in pochi giorni per poter capire le potenzialità della Salernitana. Se, in chiave classifica, è ancora presto per fare calcoli e tabelle, in ottica organico la società e la dirigenza assisteranno con grande curiosità al tour de force a tinte granata che potrebbe aiutare a comprendere meglio le reali potenzialità di una rosa da tutti accreditata come una delle papabili al grande salto senza passare per i playoff. In attesa di trovare l' "amalgama", mister Raffaele dovrà dimostrare di essere non solo un ottimo allenatore, ma anche un tecnico bravo a gestire il gruppo adattando il sistema di gioco alle caratteristiche dei giocatori a disposizione.

Proprio per questo, da qui a qualche settimana, non è da escludere che il 3-5-2 di partenza possa trasformarsi in un 3-4-3 o in un 4-2-3-1 tale da esaltare i tanti esterni offensivi che il ds Faggiano ha messo a disposizione dello staff tecnico. Col 3-5-2, inoltre, c'è il rischio che alcuni calciatori, pur validi, vedano poco il campo. Proprio per questo le prossime cinque sfide potrebbero aiutare Raffaele a delineare le gerarchie senza dover stravolgere ogni volta la formazione di partenza. Anzitutto c'è da risolvere l'enigma Ferrari.

Il bomber ex Vicenza, alla ricerca della miglior condizione fisica, al momento è sempre partito dalla panchina e ha affiancato Inglese soltanto per qualche sprazzo col Siracusa e nel secondo tempo di Cosenza. In questo mese già molto importante per la Salernitana capiremo se Ferrari è considerato l'alter ego del capitano o se, alla lunga e con una forma ottimale, verranno schierati in contemporanea e con calciatori come Achik, Ferraris e Liguori pronti a subentrare per dare il proprio contributo in corso d'opera. E proprio attorno a Ferraris c'è grande curiosità, lui che può agire indifferentemente da trequartista, seconda punta, attaccante centrale ed esterno offensivo, essendo un elemento rapido e bravo nell'uno contro uno.

Col Sorrento potrebbe esserci per lui una chance da titolare, l'esordio in quello stadio nel quale ha detto che sogna di segnare tanti gol per riportare in B il cavalluccio marino. In mediana la certezza è rappresentata da Capomaggio e anche Tascone, dopo una telenovela durata un mese e mezzo, alla lunga dovrebbe essere titolare. Gli altri saranno scelti anche in base all'avversario di turno. De Boer, ad oggi più incisivo da subentrante, sembra rendere meglio come mediano che da mezzala, Varone garantisce copertura, corsa e tanti palloni recuperati, Knezovic è giovane di prospettiva che bisogna inserire gradualmente, ma che ha dimostrato di avere mezzi interessanti pur essendo alla prima esperienza tra i professionisti.

E poi la difesa, con tanti centrali fisicamente forti, quinti perfetti per il sistema di gioco di Raffaele e calciatori come Anastasio, Cabianca e Frascatore che possono giocare praticamente dappertutto e che, di volta in volta, proveranno a strappare una maglia da titolare. Donnarumma, al netto di qualche critica prematura quanto ingenerosa, resta il numero uno della squadra con Brancolini che crescerà alle sue spalle in attesa di una chance. Qualunque sarà la formazione che domani Raffaele manderà in campo, sia chiaro che per gli esclusi non si tratterebbe di una bocciatura. Tutt'altro. Siamo appena all'inizio e la Salernitana, con una rosa nuova di zecca, è ancora un cantiere aperto con ampi margini di miglioramento

Sezione: News / Data: Sab 13 settembre 2025 alle 16:30 / Fonte: La Città
Autore: Gaetano Ferraiuolo
vedi letture
Print