Non si può comprare al mercato come disse a suo tempo l'ex presidente dell'Avellino Sibilia, ma senza dubbio la settimana di sosta forzata è servita al tecnico Giuseppe Raffaele per affinare l'intesa tra tutti i nuovi calciatori che faranno parte della Salernitana versione 2025-26. Il trainer siciliano, dopo aver conquistato due vittorie su due contro Siracusa e Cosenza, spera ora di vedere all'opera una squadra capace di esprimersi meglio dal punto di vista del gioco, un po' come faceva il suo Cerignola che, a tratti, dava spettacolo mettendo sotto avversarie sulla carta più attrezzate dal punto di vista qualitativo.

L'arrivo di quattro nuovi calciatori ha consentito inoltre al trainer granata di fare anche delle valutazioni di natura tattica, visto che la Salernitana potrebbe in futuro modificare lo spartito tattico passando dal 3-5-2 al 3-4-3 o al 4-2-3-1. Moduli che esalterebbero le caratteristiche dei giocatori offensivi, ma che garantirebbero comunque equilibrio in fase di non possesso. Per non perdere le certezze acquisite, però, al momento si proseguirà sulla stessa strada, con tre centrali dediti anche alla costruzione, due esterni in costante sovrapposizione e centrocampisti di qualità che trarranno enorme vantaggio dall'arrivo di un mediano di interdizione come Tascone.

Quanto alla formazione, i ballottaggi sono tanti così come le soluzioni a disposizione del mister. Ieri parlammo dei centrali difensivi: Golemic è una certezza, come braccetto di sinistra dovrebbe essere riconfermato Anastasio per la sua capacità di impostare il gioco e di proporsi nella metà campo avversaria con continuità. Per la terza maglia il posto se lo giocano Matino e Coppolaro, mentre Cabianca ha perso qualche posizione nelle gerarchie pur avendo sempre ben impressionato quando chiamato in causa.

Il talento di proprietà della Cremonese è ora annoverato nella batteria dei centrali, visto che anche a destra c'è ampia scelta: Quirini dovrebbe essere il titolare, Villa ha dimostrato di sapersi adattare bene e gli addetti ai lavori invitano a non sottovalutare la crescita di Ubani. A sinistra c'è anche la soluzione Frascatore, quel jolly che può agire dappertutto: braccetto, quinto, terzino. Doti che hanno spinto Faggiano a puntare su di lui piuttosto che su un centrale puro di piede mancino. A centrocampo abbiamo detto dell'importanza del ruolo di Tascone. Con lui dall'inizio sarà possibile vedere Capomaggio quasi a ridosso delle punte, una sorta di 3-4-1-2 in costruzione. Per la terza maglia sarà di volta in volta una "battaglia" e molto dipenderà dall'avversario: se si gioca a Catania e c'è anzitutto da contenere uno come Varone tornerà utilissimo, se si gioca all'Arechi e bisogna fare la partita è ovvio che De Boer e Knezovic  partano avvantaggiati.

In avanti imbarazzo della scelta. Inglese è l'insostituibile e capiremo nel tempo se Ferrari sia considerato il suo alter ego per una staffetta classica o un partner ideale non appena troverà la condizione migliore. Liguori, Ferraris e Achik hanno rapidità e talento per dare un buon contributo anche da esterni offensivi, ma nel 3-5-2 sono inquadrati tutti come seconda punta. L'ex Pescara è quello che sembra sposarsi meglio con Inglese e, all'occorrenza, può giocare anche da centravanti di riferimento per far rifiatare il capitano. E' chiaro che ora, con cinque partite in pochi giorni, tutti avranno il proprio spazio: entro due settimane anche Raffaele riuscirà a comprendere meglio quale sia la formazione tipo e con quale modulo debba scendere in campo la Salernitana.

Sezione: News / Data: Ven 12 settembre 2025 alle 15:30 / Fonte: La Città
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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