Le speranze di ritornare in campo che aumentano così le ipotesi su come gestire il rush finale. La Salernitana fatica sui campi del centro sportivo Mary Rosy mentre la dirigenza prova a tessere la tela per la ripartenza della serie B. Dapprima portavoce della volontà di ritornare in campo, poi apripista sul dibattito protocollo, ora la società granata prova a mettere sul tavolo l’ipotesi di un calendario “sostenibile”: niente appuntamenti fissi al martedì e al sabato, bensì una partita ogni cinque giorni. Un’ipotesi che, come normale che sia in tempi d’emergenza, peserebbe su un’immaginaria bilancia i “pro” e i “contro”. Sul piatto con il pollice in su ci sarebbe la soluzione di permettere ai calciatori uno stress fisico molto più gestibile, soprattutto per quanto riguarda le dieci restanti giornate di regular season. Una possibilità che accontenterebbe tutti, specie i calciatori, con l’Aic preoccupata dall’alto rischio infortuni dopo settimane tribolate anche la querelle stipendi. Pollice verso, invece, in ottica della disputa di playoff e playout perché bisognerebbe comunque chiudere entro la data del 20 agosto fissata dalla Figc. Bozze di calendari, legate inevitabilmente alla ripartenza dei campionati professionistici, argomento centrale del fatidico incontro tra il mondo del calcio e il ministro per lo sport Vincenzo Spadafora in programma domani alle 18,30. Lì dovrebbe arrivare l’ok del Governo anche sul protocollo per la disputa delle partite, ultimo ostacolo verso la ripartenza. La serie A, riunitasi ieri in Consiglio di Lega, spinge per disputare i recuperi il prossimo 13 giugno, con conseguente via libera per tutti dal 20 giugno. Soluzione che permetterebbe alla serie B di andare in scia, e alla Salernitana di tornare in campo il prossimo 27 giugno ospitando il Pisa all’Arechi, con i granata anticipati dal recupero Spezia-Cremonese in programma il 23 giugno e che farebbe da apripista ai cadetti. La dirigenza della Salernitana resta però con le antenne dritte in caso di possibile salto diretto ai playoff, strada secondaria ma pur sempre perseguibile in caso o di semaforo rosso dal Governo o se dovessero registrarsi problemi tra le venti società di B, rendendo così impossibile l’attuazione del format originario. Una soluzione che ai granata, forti del settimo posto in classifica, non dispiacerebbe.

Sezione: News / Data: Mer 27 maggio 2020 alle 20:30 / Fonte: La Città
Autore: TS Redazione
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