Secondo appuntamento con la rubrica estiva “Tutto lo stadio!”, che quest'oggi ci parlerà dello stadio dell'US. Avellino 1912, il Partenio-Lombardi. La realizzazione dell'impianto irpino ad opera della ditta Rozzi, la stessa che curò la ristrutturazione del Del Duca di Ascoli, iniziò nel 1970 e fu ultimata nel 1971, anno della sua inaugurazione. Il nuovo stadio, che fu denominato Partenio dall'omonima catena montuosa che attraversa il territorio avellinese, soppiantò il Campo di Piazza d'Armi, storico impianto utilizzato dalla squadra biancoverde fino al '70 e della capienza di appena 500 posti a sedere. Nel 2010, poi, l'impianto acquisì l'attuale denominazione di Stadio Partenio-Lombardi, in onore dell'ex capitano dell'Avellino Adriano Lombardi, scomparso nel 2007 a causa della SLA. Il Partenio in passato era in grado di ospitare oltre 30.000 spettatori, ma nel corso del tempo ha subito delle restrizioni che ne hanno portato la capienza a circa 26.000. Negli ultimi anni lo stadio ha attraversato momenti travagliati, con la chiusura di ampi settori, compresa l'intera Curva Nord ritenuta inagibile, che ne ha portato la capienza addirittura a 5.000 posti nel 2011, poi aumentati agli attuali 10125 con la ristrutturazione del 2013 che ha anche sostituito la pista d'atletica che presentava fin dalla sua edificazione con una pavimentazione azzurra dotata di scritte “Città di Avellino” e “Stadio Partenio-Lombardi” e di due bandiere tricolore ai piedi delle due curve. A marzo di quest'anno è stato ufficialmente varato il progetto per la riedificazione dello stadio, che inizierà a breve e si concluderà, secondo i piani, nel 2019. Il progetto prevede che il nuovo Partenio-Lombardi avrà una capienza di 20.000 posti e sarà dotato di aree confort, centri commerciali e palestre.

Oggi lo stadio si presenta a pianta ovale, con una capienza complessiva di 10125 spettatori così distribuiti: Curva Sud 4500, Tribuna Terminio 1500, Tribuna Montevergine 3375, settore ospiti 800 e 40 posti per i disabili.

L’impianto ha ospitato nel 1986 una gara amichevole tra Italia e Germania, terminata 2-1 per i tedeschi, e la finale di ritorno di Coppa UEFA tra Juventus e Fiorentina del 1990, conclusasi 0-0. Il campo da gioco, delle dimensioni di 105x68 mt, è in erba naturale e nella speciale classifica stilata lo scorso anno dalla Lega di Serie B sui migliori terreni da gioco, si è classificato al quartultimo posto nella categoria “campi in erba naturali/misti”.

Sezione: News / Data: Gio 07 luglio 2016 alle 16:00
Autore: Valerio Vicinanza
vedi letture
Print