“Essere accostato alla Salernitana anche solo da certi rumors, è un motivo di grande orgoglio. Al momento non ho avuto contatti con la società ma mi auguro possano esserci perché parliamo di una piazza straordinaria. Non conosco i motivi che hanno spinto il mister a scegliere di interrompere il suo rapporto con la Salernitana. A volte ci sono tanti fattori che non emergono e che restano fuori nelle valutazioni generali. Ventura però ha fatto un grande lavoro con una squadra costruita per raggiungere i playoff: ha dato un’impronta tattica precisa e cercato di costruire qualcosa. Poi, dall’alto della sua esperienza, avrà fatto le sue valutazioni che lo hanno spinto a lasciare. “Ricordo che affrontammo i granata  in un momento non proprio positivo per loro, con il pubblico che rumoreggiava in un clima di contestazione. L’impressione che ho avuto sin da subito è stata di una squadra importante per la categoria, con un mix di talenti giovani e calciatori davvero forti da fare invidia: Kiyine, Maistro ma anche lo stesso Djuric o Lombardi, che considero uno degli esterni più bravi della serie B, sono un lusso. Hanno fatto un buon campionato ma hanno peccato in continuità, specie nell’ultimo periodo. Allenare in un clima di tensione? Se un allenatore si lasciasse suggestionare al momento di un’ipotetica scelta solo da quella fotografia allora non può puntare a lavorare in serie A o in B. Le ambizioni o le pressioni solo chi non ha paura è capace di non sentirle. Bisogna essere bravi nel saper incanalare le speranze e l’entusiasmo dei tifosi, rendere la piazza tutt’uno con la squadra". Così il tecnico Paolo Zanetti intervistato dai colleghi del quotidiano La Città.

Sezione: News / Data: Mar 04 agosto 2020 alle 16:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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