Se oggi la Salernitana è retrocessa mestamente con due mesi d'anticipo a suon di record negativi battuti, la colpa è anche di chi intese stravolgere una rosa che aveva conquistato una salvezza incredibile. Gente di primo livello se rapportata a quella acquistata nei mesi successivi e a suon di milioni di euro. Djuric, Verdi, Ederson, Radovanovic, Ruggeri, Zortea, lo stesso Strandberg: in questa squadra sarebbero titolari inamovibili e farebbero un figurone, altro che "un organico che si salva all'ultima giornata con uno 0-4 e con 31 punti va valutato con obiettività senza farsi prendere dall'emotività".

Il rimpianto più grande? Sfilerà domani pomeriggio sul manto erboso dell'Arechi, una delle tante scommesse a costo zero vinte dal direttore sportivo Angelo Fabiani. Uno che decise, contro tutto e tutti, chiuse la trattativa con la Fiorentina nell'estate del 2021 senza dar peso a quella "fuga" che, esattamente 12 mesi prima, aveva fatto arrabbiare la tifoseria, il tecnico Castori e tutti i calciatori.

Luca Ranieri, oggi, è un top player della Fiorentina. Uno in grado di ricoprire più ruoli: terzino sinistro, esterno alto nel 3-5-2, braccetto di sinistra, anche centrale in una retroguardia a quattro. Duttilità che ha catturato l'attenzione del commissario tecnico Luciano Spalletti che, dopo l'Europeo, potrebbe inserirlo nel lungo elenco di giovani da valutare in prima persona in ottica cambio generazionale.

Nella stagione 2021-22, gli venne piuttosto facile trasformare i fischi in applausi. Sin dalla sua prima dichiarazione: "Sta a me far dimenticare alla gente quello che è accaduto e che, certo, non posso negare. In campo spenderò fino all'ultima goccia di sudore per portarvi dalla mia parte, se qualcuno si è risentito chiedo pubblicamente scusa" e via con il primo, timido applauso della curva Sud. 

Nell'epoca trust, fu uno dei pochi a dimostrare di essere già pronto per la categoria. Cattiveria agonistica, attaccamento alla maglia, l'esultanza modalità ultras a Venezia quando Schiavone fece 1-2 al 95' e quel palo contro la Juventus che trema ancora e grida vendetta. Nella seconda parte della stagione, soprattutto quando spostato nel terzetto arretrato, ha fatto la differenza. Un muro insuperabile, un giocatore dai mille polmoni che tanto mancò in quel rush finale non a caso contraddistinto da tanti gol subiti.

L'estate successiva sarebbe tornato volentieri, al punto che il presidente Iervolino e il tecnico Nicola diedero il placet parlandone direttamente con il procuratore. La stessa Fiorentina pensava che un altro anno a Salerno avrebbe potuto fargli bene, visto che gli spazi sembravano intasati e rischiava di giocare col contagocce. "Non è under" fu uno dei tanti motivi di un no dirigenziale che fece storcere il naso al pubblico di fede granata e alla società.

Perchè Luca Ranieri è uno di quei talenti che, legato alla piazza, si sarebbe trasferito anche a titolo definitivo e a cifre decisamente inferiori rispetto a quanto speso per Sambia, Bradaric, Bronn, Lovato e Pirola. Domani ritroverà un Arechi vuoto e freddo, diverso da quello che salutò in quella folle serata del 22 maggio. Siamo certi che, in fondo, anche a lui dispiaccia vedere la Salernitana in B dopo quel miracolo sportivo.

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 20 aprile 2024 alle 20:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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