In vista della sfida casalinga contro il Foggia, Giuseppe Raffaele è chiamato a sciogliere alcuni nodi importanti legati all’assetto tattico. Il successo di Picerno ha riacceso il dibattito in casa Salernitana: ripartire dal 3-5-2, modulo di riferimento della stagione (con la variante del tridente con un giocatore offensivo in più), oppure dare continuità all’impostazione più offensiva vista nella ripresa al “Curcio”, con il passaggio alla linea a quattro.

Le alternative sul tavolo sono il 4-3-3 e il 4-2-3-1, sistemi che hanno garantito maggiore fluidità e presenza negli ultimi metri. Con la difesa schierata a quattro, sulle corsie arretrate potrebbero agire Longobardi e Villa, soluzione che permetterebbe di spingere con più continuità sulle fasce. In mezzo al campo, Capomaggio rappresenta una certezza, mentre al suo fianco potrebbe aprirsi un duello tra Tascone e De Boer qualora si optasse per il 4-2-3-1.

Nel caso di centrocampo a tre, invece, tornerebbe d’attualità Quirini, in corsa per una maglia da mezzala insieme allo stesso De Boer, con Anastasio che potrebbe partire dalla panchina. Resta infine l’opzione di confermare il 3-5-2, con scelte simili a quelle viste a Picerno e alcuni ballottaggi ancora aperti, sia in mediana sia nel reparto offensivo, dove Ferraris e Liguori si contendono una maglia. Raffaele riflette, la priorità è trovare equilibrio senza rinunciare alla spinta offensiva.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 17 dicembre 2025 alle 12:00
Autore: Lorenzo Portanova
vedi letture
Lorenzo Portanova
autore
Lorenzo Portanova
Caporedattore dal 2023
Print