4300 spettatori per un'amichevole estiva contro una squadra di serie D, in pieno periodo vacanziero e dopo due retrocessioni di fila. Il dato è tutto sommato positivo, con la voglia di tornare allo stadio dopo un mese e mezzo d'astinenza che ha spinto circa 3000 persone ad acquistare il biglietto in queste ore dopo una prevendita totalmente flop. Il colpo d'occhio era dunque discreto seppur assai inferiore alle potenzialità della piazza. 

In curva, al netto delle divergenze tra ultras spiegate attraverso un comunicato del Direttivo Ultras, sono ricomparsi striscioni e bandiere. Non sono mancati cori e messaggi d'affetto per i supporters della Reggina, a loro volta calorosissimi e amorevoli nei confronti dei gemellati granata. Qualche timido applauso per i calciatori, soprattutto quando Iervolino ha alzato la coppa al cielo in una serata speciale per la sua famiglia.

Iervolino "senior", invece, è stato sonoramente fischiato. In pochissimi, stavolta, si sono dissociati dalla presa di posizione. "Meritiamo di più" cantavano gli ultras riferendosi anche ad un mercato sin qui tutt'altro che gravoso dal punto di vista finanziario e che non ha portato ancora in dote i 5-6 tasselli che servono per alzare il livello ed essere davvero competitivi. "Guarda che fine, Danilo Iervolino" è coro che invece ha sottolineato il passaggio dalla A alla C, il punto più basso della storia granata. 

"Ringrazio i nostri fantastici tifosi" diceva il patron nel breve discorso, con altri fischi inevitabili. Il clima si è disteso quando la società ha iniziato a parlare dell'importanza dell'iniziativa benefica, con un contributo importante all'AIL e il ricordo commosso del fratello prematuramente scomparso. Dinanzi a queste argomentazioni è giusto accantonare ogni forma di dissenso.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 10 agosto 2025 alle 23:32
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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