Cari amici granata, bentornati all'appuntamento con le sofferenze calcistiche che fanno sembrare una colonscopia senza anestesia una passeggiata al parco. Oggi analizziamo Salernitana-Cavese, ovvero: come trasformare una partita contro avversari alla nostra portata in un'odissea degna di Ulisse, solo che Ulisse almeno sapeva dove stava andando.

DONNARUMMA 6 - Fa una parata plastica su Diarrassouba con la stessa eleganza di un gatto che atterra sempre in piedi dopo essere caduto dal divano. Poi si fa beffare sul suo palo da Macchi come uno che si dimentica di chiudere la porta di casa e trova i ladri dentro. Nel finale respinge su Guida con la determinazione di chi impedisce al cognato ubriaco di guidare dopo la cena di Natale.

COPPOLARO 6 - Parte bene con una chiusura provvidenziale, sembrava che finalmente avesse capito come si gioca a calcio. Esce all'8' della ripresa nel suo miglior pomeriggio, che è come dire "il mio momento migliore è quando me ne vado". Probabilmente ci è rimasto male, ma fidati Dylan, è stato meglio per tutti. Come quando ti mandano a casa prima dal lavoro e pensi sia una punizione, ma in realtà ti hanno salvato la giornata.

Dall'8' st ACHIK 7,5 - Entra in campo e spacca tutto come Hulk in un negozio di cristalleria, solo che qui distrugge gli avversari, non i mobili. Pennella il cross per Inglese con più precisione di Google Maps quando ti dice "gira a destra tra 50 metri". Poi si inventa pure l'assist per Ferrari perché uno non gli bastava, no, doveva fare lo sborone. Guadagna punizioni nei minuti di recupero con la faccia tosta di chi finge di essere stato investito per l'assicurazione. Achik, ma dove stavi fino ad oggi? Sotto un sasso? Ti cerchiamo da mesi come il Santo Graal e tu esci dalla panchina come Superman dalla cabina telefonica. Questo è il tuo miglior pomeriggio granata, continua così e ti facciamo una statua fuori dall'Arechi.

GOLEMIC 5,5 - Dopo due mesi di allenamenti, l'alibi della condizione fisica non regge più come non regge una scusa tipo "il cane ha mangiato i compiti". Balla più di tutta la difesa messa insieme, sembra una balera anni '60 lì dietro. La fase difensiva granata contro la Cavese - ripeto, LA CAVESE - sembra la Muraglia Cinese fatta di cartongesso. Golemic, caro mio, se continui così ti becchi il ruolo da comparsa in Ballando con le Stelle.

MATINO 5 - Sul gol della Cavese ha una lettura più confusa di uno che cerca di montare un mobile Ikea senza istruzioni dopo aver bevuto tre mojito.  Si disinteressa dell'uomo con la stessa nonchalance di chi ignora le chiamate della suocera di domenica pomeriggio. Va a riprendere una posizione inutile come portarsi l'ombrello quando c'è il sole. Errore imperdonabile quanto dimenticare l'anniversario o peggio, il compleanno della moglie. Esce con i crampi dopo aver sfiorato il gol di testa, quindi almeno ha provato a rimediare al disastro prima di abbandonare la nave come il capitano della Concordia.

Dal 35' st UBANI s.v.

QUIRINI 5 - Primo tempo da spettatore non pagante, più invisibile di un fantasma albino nella neve durante una tempesta. Nella ripresa diventa protagonista negativo: si fa beffare con un sombrero da Sorrentino (sì, un sombrero, come nei videogiochi di calcio) e poi è completamente fuori posizione sulla seconda rete di Macchi. Dov'era? Forse a prendere un caffè al bar.

Dal 23' st FRASCATORE 6 - Entra e svirgola il cross come uno che prova a suonare il violino per la prima volta, ma per fortuna Villa sistema tutto. A volte nella vita basta essere nel posto giusto al momento giusto.

CAPOMAGGIO 6 - Torna dalla squalifica con meno energia di un cellulare al 2% dopo una giornata di navigazione GPS e videochiamate. Il nuovo modulo di Raffaele lo costringe a essere più guardingo di un padre che controlla il fidanzato della figlia adolescente. Nella ripresa qualche spunto, giusto per ricordare a tutti che è ancora in campo.

TASCONE 5,5 - Viene toccato duro da Fornito subito, e la panchina si gioca la card con la stessa frenesia di chi gioca a poker e punta tutto sul primo round. Ha un buon inserimento nel primo tempo servendo Ferrari, ma in generale rallenta il gioco più di un'anziana al supermercato che paga in monetine da 5 centesimi. Fuoritempo sul pari ospite come uno che arriva alla festa quando tutti stanno già andando via.

FERRARIS 6 - Raffaele lo schiera nell'inedita posizione di mezzala/trequartista, come quando al ristorante ti propongono la pizza con l'ananas e il kebab sopra: non sai se è geniale o una follia. Ha la prima vera palla gol ma trova il piedone di Boffelli, grande quanto la porta del garage. Subisce una lettura schizofrenica dalla panchina che non sa se tenerlo, spostarlo o mandarlo in tribuna a vendere panini. Sacrificato come trequartista in possesso e come mezzala quando c'è da difendere, è l'unico che salta l'uomo ma perde lucidità negli ultimi 16 metri come uno che deve fare un esame dopo aver studiato tutta la notte senza dormire. A Raffaele il compito di far coesistere tre giocatori di categoria superiore in un puzzle tattico che sembra il cubo di Rubik livello esperto.

Dal 23' st KNEZOVIC 6 - Entra ciondolando come sempre, sembra uno che ha appena finito un turno di notte. Impegna Boffelli allo scadere, almeno ha fatto qualcosa di utile.

VILLA 6,5 - Altro assist, perché quando arriva sul fondo il suo mancino è più preciso di un cecchino. La palla arriva sul piedone di Inglese con la stessa precisione di Amazon Prime che consegna il pacco un'ora dopo l'ordine. Per larghi tratti però è costretto a tenersi basso, spesso lasciato solo contro due avversari come Rambo nel film, solo che qui non ha il mitragliatore.

FERRARI 6,5 - Va cattivo sul cross e per poco non costringe Evangelisti al harakiri. Si ritrova la palla sul destro dopo un buco difensivo avversario ma spara in curva con la mira di uno stormtrooper di Star Wars. Impreciso due volte sottoporta, una in spaccata e una di testa, sembra che qualcuno gli abbia messo gli occhiali sfocati. Ma nel secondo tempo trova la zuccata che ribalta il match, e questo vale più di mille scuse.

Dal 35' st VARONE s.v.

INGLESE 7,5 - Svetta di testa, lavora spalle alla porta come un muletto in un magazzino, ed è protagonista assoluto nella ripresa. Due gol che valgono oro, anzi valgono più dell'oro: valgono tre punti. Pareggia di testa e poi la chiude col piedone sotto misura con la freddezza di un killer professionista. Nel primo tempo è un po' frettoloso quando induce Raffaele a sprecare la seconda chance di review FVS, ma nella ripresa si riscatta alla grande. Quando serve, questo è il tipo di attaccante che ti fa dimenticare tutti i difetti della squadra.

ALL. RAFFAELE 5,5 - Caro Giovanni, ma te lo dico con affetto eh: che cazzo hai combinato nel primo tempo? Formazione discutibile come la scelta di Colombo di andare verso ovest per arrivare in India. Gestione delle card dell'FVS rivedibile quanto la trama dell'ultima stagione di Game of Thrones. Però, e qui sta il bello, la mossa Achik spacca il match come un martello pneumatico spacca il cemento. Quindi ok, sei perdonato. Tre punti e Salernitana capolista solitaria, ma restano i difetti di una squadra che sembra avere paura di esprimere il suo vero potenziale, come un cantante timido che canta solo sotto la doccia.

Alla fine si soffre, si bestemmia, si invecchia di dieci anni a partita, ma alla fine la Bersagliera vince.

Tre punti contro la Cavese che valgono come tre punti contro il Manchester City, perché con questa squadra ogni vittoria è un miracolo degno di Lourdes. La difesa balla più di un corpo di ballo di salsa cubana, il centrocampo a volte scompare come i calzini nella lavatrice, ma davanti, quando Inglese decide di svegliarsi e Achik entra in modalità Superman, allora sì che si ride.

Siamo ancora capolisti, signori! CAPOLISTI! Lo so che non ci crediamo neanche noi, ma oggi, qui, ora, la Salernitana è prima in classifica. E se non è questo il momento di festeggiare (con moderazione, perché la sfiga è sempre dietro l'angolo), allora quando?

E mentre la squadra continua a navigare tra sofferenze degne di un film drammatico coreano, noi prendiamo fiato fino alla prossima battaglia. Perché amare la Salernitana è come mangiare peperoncini habanero: fa male, ti brucia tutto, ma non riesci a smettere. Forza granata, e che Dio ce la mandi buona!

P.S.: Se dopo questa partita non avete ancora i capelli bianchi, o siete molto giovani o siete daltonici alle emozioni.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 05 ottobre 2025 alle 21:00
Autore: Giovanni Santaniello
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